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Ieri, mentre correvo

Da Andreapomella

Ieri, mentre correvo, pensavo alla forma dell’anima, la forma fisica che può assumere l’anima, sebbene io non sia completamente convinto che esista un’anima, sono più convinto che la cosa che noi umani chiamiamo “anima” sia in realtà una somma di processi elettrici governata dal nostro sistema nervoso centrale, e quindi pensavo che la forma di questa somma di processi elettrici governata dal sistema nervoso centrale – che qui, per essere brevi, chiameremo “anima” – sia una specie di spettacolo con le bolle di sapone giganti.

Ieri, mentre correvo, pensavo al popolo dei Kalenjin, che vive in Kenya, nel ramo orientale della Rift Valley, e pensavo a come per loro la corsa sia un fatto naturale, e pensavo che invece per noi la corsa non è un fatto naturale, ma è un fatto eccezionale, infatti una volta a Roma, mentre correvo, uno che passava in macchina si è affacciato dal finestrino e mi ha urlato: “Ma che te corri? Ma che sei, un criceto?”

Ieri, mentre correvo, pensavo che un criceto che corre per tutta la notte sulla sua ruota per criceti, corre per otto-dieci chilometri.


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