Dopo il Niger, nella giornata di ieri, 9 febbraio, Boko Haram torna a colpire anche il Camerun.
Almeno 18 persone (ma alcune fonti parlano di 30) sono state rapite quando sospetti miliziani della setta estremista hanno dirottato un autobus nell’area di frontiera di Koza, sconfinando poi in Nigeria. Un altro veicolo risulta scomparso nei pressi della località di Adanga Danga.
Nelle stesse ore, un gruppo di fondamentalisti si è scontrato con le truppe camerunensi nel villaggio settentrionale di Kerawa. Secondo l’esercito, 11 miliziani sono stati uccisi e 8 soldati sono rimasti feriti.
Queste azioni e i contemporanei attacchi alla città di Diffa in Niger, che hanno finora provocato almeno 2 morti (di cui uno oggi) avvengono nel momento in cui si discute dell’invio di una forza africana di 8.700 uomini per contrastare Boko Haram e il governo di Abuja promette, attraverso il consigliere presidenziale alla sicurezza Sambo Dasuki, di “smantellare” tutte le basi del gruppo nel giro di sei mesi.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)