#CapalbioLibri
Ieri sera a Capalbio Libri - il festival sul piacere di leggere diretto da Andrea Zagami che si svolge ogni anno ad agosto in piazza Magenta – si è inaugurato un nuovo ciclo per parlare di storie che ancora non sono diventate un libro.
“Le storie di piazza Magenta” nella splendida cornice del borgo antico di Capalbio, ieri sera hanno ospitato il concerto dell’Orchestra Operaia diretta dal maestro, trombettista e compositore Massimo Nunzi. L’incredibile storia di questo eclettico ensemble che lotta contro la crisi con i fatti è stata raccontata tra un brano ed una performance live da Andrea Purgatori, firma dell’Huffington Post e sceneggiatore di cinema e televisione, insieme con il Direttore Massimo Nunzi e gli artisti dell’Orchestra Operaia.
Il concerto, organizzato in collaborazione con la Siae, Società Italiana Autori e Editori, è stata anche l’occasione per sottolineare l’importanza della tutela del diritto d’autore.
Otto fiati (due trombe, due tromboni e quattro sax), un piano, una chitarra, un basso, una batteria e una voce, quattro arrangiatori e un direttore d’orchestra hanno messo in musica questa storia straordinaria ieri sera a Capalbio, nel cuore della Maremma.
Nunzi ha fondato l’Orchestra Operaia nel maggio 2013: è il primo esempio in Italia di orchestra diretta in condivisione con altri direttori e cooperativa.
«In giro per l’Europa incontro sempre più italiani che suonano, fanno musica e insegnano al conservatorio. Chissà se il ministro Franceschini lo sa», ha sottolineato Andrea Purgatori, raccontando la storia di questo ensemble. Nel nostro Paese è un miracolo riuscire a fare musica di alto livello e vivere di questo, soprattutto se si è giovani. Così i “cervelli in fuga” sono anche musicisti, che all’estero vengono valorizzati e pagati. «Per ogni euro speso in cultura, ne ritornano tre. Chissà cosa ne pensa il Ministro Dario Franceschini», ha ribadito il giornalista conduttore della serata di Capalbio Libri.
«Io ho iniziato a 25 anni e l’ho fatto dirigendo l’orchestra della Rai. È stata una grande scuola. Da lì in poi ho avuto orchestre mie», ha raccontato al pubblico il maestro Nunzi. «Ma qui non ci piangiamo addosso, abbiamo la gioia di fare musica e stiamo trovando un modo alternativo per finanziarci e per arrivare al pubblico. Non ci arrendiamo alla crisi», ha concluso il musicista. Nunzi ha collaborato con alcuni grandi miti della musica come Chet Baker, Dizzy Gillespie, Dave Liebman, Don Cherry e con il vincitore del Leone d’Oro 2013 della Biennale di Venezia Tino Sehgal. Fra le sue tante collaborazioni vale la pena di ricordare quelle con Umberto Bindi, Domenico Modugno, Daniele Luttazzi e Corrado Guzzanti.