Una buona igiene orale domiciliare, è di importanza fondamentale nella prevenzione delle patologie odontoiatriche ed è basata essenzialmente sul corretto spazzolamento dei denti, che deve essere eseguito almeno tre volte al giorno e comunque dopo i pasti.
Il dentifricio rappresenta un utile coadiuvante, e in commercio esistono moltissime proposte, contenenti principi a diversa azione.
Naturalmente, i consumatori non dovrebbero scegliere in base alla minore o maggiore pubblicizzazione commerciale del prodotto, tentazione a cui difficilmente si riesce a resistere: consigliare il dentifricio più adeguato deve essere un impegno del dentista curante, il quale conosce le esigenze del singolo paziente e l’efficacia dei principi attivi contenuti nei prodotti in relazione a determinate problematiche.
In generale, il fluoro è conosciuto per la sua azione protettiva e mineralizzante, la clorexidina è un importante antibatterico, utile in caso di problemi gengivali e parodontali, gli agenti sbiancanti agiscono sulla pigmentazione dentinale, componenti desensibilizzanti e ri-mineralizzanti sono specifici dei prodotti per la sensibilità dentinale.
Importante è accordare attenzione all’abrasività delle paste dentifricie, soprattutto in presenza di retrazione gengivale che espone la radice dei denti. Un dentifricio troppo abrasivo, può erodere lo smalto dei colletti dentali (più fragile rispetto allo smalto del dente) aumentandone la sensibilità e la permeabilità, con conseguente predisposizione alla pigmentazione e a discromie.