by Visit Rovereto Apt Rovereto e Vallagarina
Questa qualcuno me la deve spiegare.
Perché da solo non la capisco.
Perché il disciplinare interregionale IGT Vallagarina in Trentino (ma non in Veneto) consente la vinificazione sotto questa denominazione di tutte le uve la cui coltivazione è ammessa in Trentino, tutte dico tutti, tranne l’unico vero autoctono lagarino di carattere e reputazione, il Marzemino?
Perché?
Perché si è voluto riservare il Marzemino alla sola Doc Trentino? Forse per valorizzarlo e incrementarne il valore?
Se è così, la prova del tempo ha dato torto agli ideologi di questi disciplinari: nel periodo di vigenza della IGT (per il periodo 2000 – 2011) infatti il prezzo delle uve a quintale è letteralmente dimezzato (vedi qui).
Se questi sono stati i risultati, che hanno appiattito i valori del Marzemino ai valori medi, e al ribasso, della DOC Trentino, forse è arrivato il tempo di rivedere la strategia.
E anche i disciplinari. Forse.
La indicazione geografica tipica “Vallagarina” con la specificazione di uno dei seguenti vitigni
rispettivamente:
– per la provincia autonoma di Trento tutte le varietà nella provincia medesima, ad esclusione del
vitigno Marzemino;
– per la provincia di Verona: Chardonnay, Pinot bianco, Pinot grigio, Pinot nero, Riesling renano,
Riesling italico, Cabernet franc, Cabernet Sauvignon, Bianchetta trevigiana, Incrocio Manzoni
6.0.13, Lagrein, Lambrusco a foglia frastagliata, Merlot, Marzemino, Moscato giallo, Müller
Thurgau, Negrara, Nosiola, Schiava, gentile, Schiava grigia, Schiava grossa, Teroldego, Trebbiano
toscano, Veltliner;
è riservata a vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno
l’85% del corrispondente vitigno.