In queste settimane in tv mi sono scontrata più volte con il nuovo spot Ikea “Sogni” che pubblicizza la nuova linea di cucine.
Prima di giudicarlo e di giungere a conclusioni affrettate ho cercato di osservarlo diverse volte proprio perchè Ikea ci ha da sempre abituati a degli spot gender friendly, fantasiosi e innovativi .
Così l’ho cercarto su youtube e ho frugato un po’ nel web qualche notizia e parere circa lo spot. Ho notato così che non sono l’unica ad essere rimasta delusa da questa pubblicità.
![Ikea :che delusione! Ikea :che delusione!](http://m2.paperblog.com/i/94/944033/ikea-che-delusione-L-CvzdAe.jpeg)
Lo spot vuole rappresentare i sogni maschili e quelli femminili attraverso l’ambiente più frequentato della casa : la cucina.
Il video si apre con una rilassante melodia di Mozart .
Una donna con un dolce sorriso candido, in perfetto stile anni’50, intenta a preparare muffin e dolcetti colorati, aiutata da bambini troppo perfetti che in maniera quasi robotica mangiano e decorano il loro muffin, senza sporcarsi e soprattutto senza imbrattare ogniddove come fanno i bambini NORMALI.
Poi complici, mamma e bambini si guardano e sorridono, come in una fiaba.
All’improvviso la musica cambia da Mozart passiamo alla cavalcata delle Valchirie : la porta si spalanca e un uragano si imbatte sulla perfetta cucina. Uomini, giocatori di rugby -tra questi il marito della candida donna- irrompono nell’immacolata cucina saccheggiano qualsiasi cosa, distruggono la meravigliosa atmosfera e i soffici dolci preparati dalla “donna perfetta”.
Tanti stereotipi tutti in una pubblicità.
Una donna che sogna :
-una perfetta cucina colorata
-prole numerosa
-uno stile impeccabile da “signora per bene”
-bimbi inumani che non sporcano, non si agitano e da bravi robottini stanno composti sulla loro sedia.
Dall’altra parte invece c’è un uomo infantile che irrompe in casa con il suo gruppo di rugby, rumorosi, un po’ maleducati -lo vogliamo anche dire?- sporchi di fango devastano tutto ciò che trovano a tiro muovendosi come uno tsunami.
Devo dire che ho avuto le stesse identiche impressioni dell’autrice del post che ho linkato. Anche io a primo impatto avevo subito pensato che i sogni di questo spot erano quelli dell’uomo, anche perchè negli ultimi secondi dello spot quello più sconvolto, svegliato di colpo dal “meraviglioso” sogno era proprio lui.
Invece ognuno -attraverso quella cucina- immagina i propri sogni. Ma quelli della donna hanno un’ottica un po’ troppo maschile. Ho subito collegato infatti la donna dello spot al film con Nicole Kidman: “La donna Perfetta”.
![Stepford-Wives Ikea :che delusione!](http://m2.paperblog.com/i/94/944033/ikea-che-delusione-L-iA-Rbv.jpeg)
Non vi sembrano identiche le due donne? E soprattutto ricordate cosa erano Nicole Kidaman e tutte le altre donne (della provincia dove è ambientato il film)? Robot telecomandati e vuoti.
Nessuna donna nel 2012 sognerebbe una situazione di quel tipo. Avrebbero potuto rappresentare altre mille situazioni come Ikea sa ben fare e ha dimostrato in questi anni. Poi tra le info recuperate sono venuta a conoscenza che lo spot è stato creato in Italia (dalla casa di produzione Enourmus Film).
Ora si spiega tutto.
Faby