Sapevate che ormai, a livello globale, il numero degli obesi ha raggiunto quello degli individui denutriti?
E che gli squilibri ponderali e metabolici dovuti a una dieta troppo ricca rappresentano un fenomeno che si propaga a macchia d’olio ovunque giunga il benessere economico?
Sapevatelo!
Se volete approfondire l’argomento, vi aspetto online martedì 17 alle 17, con BCFN Talks.
Sarò negli studi a seguire l’evento e twitterò a più non posso as usual.
Vi lascio sin d’ora un’introduzione ed i nomi dei protagonisti della tavola rotonda.
Il tema sono gli impatti economici e sociali dell’obesità:
“Entro il 2015 nel mondo ci saranno 700 milioni obesi (pari al 10% della popolazione mondiale). Il diffondersi di questa patologia presenta costi difficilmente sostenibili nel lungo periodo: oltre 220 miliardi di dollari negli USA, più di 230 miliardi di euro in Europa, di cui quasi 23 miliardi in Italia (6,7% della spesa sanitaria totale).
Nel nostro Paese proprio in questi giorni il governo si sta adoperando per tagliare una spesa pubblica dilagante che, anche a partire dall’alto tasso di obesità tra i bambini, rischia un’ulteriore impennata nei prossimi decenni . Quasi un bambino su tre è obeso in Italia, uno dei tassi più elevati al mondo dopo gli Stati Uniti.”
I relatori saranno:
- Gabriele Riccardi, Ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, membro dell’Advisory Board del Barilla Center e attuale Presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID)
- Torbjørn Christensen, Consigliere per le questioni energetiche ed ambientali del Ministero Danese del Fisco;
- Michael Heasman, Associate Professor in Food and Nutrition Sociology e membro del gruppo di ricerca “Meal Science & Public Health Nutrition”, della Aalborg University, Danimarca
- Chad D. Meyerhoefer, esperto di impatti e costi dell’obesità della Lehigh University, Pennsylvania (USA).
Leggiamoci e interveniamoci online – read you on twitter_@amsimo