Il 21 marzo 2015 una tripletta di Harry Kane contribuisce in maniera decisiva al 4-3 degli Spurs sul Leicester City a White Art Lane. La squadra guidata da Nigel Pearson ha lottato, ma è invariabilmente arrivata la 18° sconfitta in 29 partite. Con quattro vittorie e sette pareggi, i Foxes sono in fondo alla Premier con 19 punti, sette in meno del Sunderland che rappresenta la zona salvezza. Solo la matematica non li condanna a otto turni dal termine, che diventano nove considerando il recupero con la capolista Chelsea. E, invece, con un’incredibile serie di sette successi, un pareggio e una sola sconfitta -proprio contro la squadra di Mourinho- arriva la salvezza e il quattordicesimo posto finale, sei punti sopra l’Hull City che scende in Championship con Queen’s Park Rangers e Burnley.
Sembra come se dopo un rodaggio di 30 partite la squadra di Pearson abbia finalmente ritrovato la fiducia e un po’ di fortuna: i protagonisti si chiamano Ulloa, Andy King, Huth, Vardy, Kasper Schmeichel e Cambiasso, un mix assortito con molti giovani e qualche vecchia volpe. La speranza al Leicester Stadium ora è che la stagione 2015/16 possa essere più tranquilla.
L’estate, però, tanto tranquilla non passa. Pearson, dopo quattro anni di panchina, una promozione e una insperata salvezza in Premier, viene allontanato. Perché licenziarlo adesso e non quando era ultimo? I motivi, in realtà, sono tutt’altro che tecnici: il figlio del manager, 22enne riserva dei Foxes, è rimasto coinvolto insieme ad altri due giovani giocatori (Tom Hopper e Adam Smith) in una brutta storia, un sexy-video a sfondo razzista girato nella tournée post season in Thailandia, patria di Srivaddhanaprabha, il miliardario padrone del Leicester. I tre sono stati subito licenziati il 17 giugno, ma due settimane dopo la dirigenza decide che, per motivi di immagine, è opportuno far fuori anche Pearson senior, peraltro già coinvolto in altri spiacevoli incidenti durante la stagione.[1]
Così, insieme a Okazaki del Mainz, a Fuchs dello Schalke 04 e al francese Kanté, a luglio arriva Claudio Ranieri, il cui 2015 è iniziato decisamente peggio sulla panchina della Grecia, già fuori da Euro 2016 e battuta persino dalle Fær Øer nelle qualificazioni.
Sfruttando i passaggi a vuoto delle due squadre di Manchester e dell’Arsenal, i Foxes sono arrivati al top della Premier al termine della 13° giornata.
Adesso è appena andata in archivio la giornata numero 16 e squadra e tecnico si sono tolti una di quelle soddisfazioni che non hanno prezzo: battere il Chelsea campione in carica e far disperare nuovamente Mourinho, proprio colui che l’appena arrivato Abramovich mise al posto di Ranieri sulla panchina dei blues nel giugno 2004.
Probabilmente non potrà continuare questo sogno, ma il 2015 del Leicester è una di quelle cose che ogni tanto servono a questo calcio sempre più avaro di grandi sorprese.
federico
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[1] ‘I think you’re an ostrich’, così Pearson si rivolge a un giornalista nella conferenza stampa dopo Leicester-Chelsea. C’è anche una trattenuta al giocatore del Crystal Palace McArthur. Per maggiori dettagli cfr. qui
[2] Il record assoluto fu stabilito nella First Division 1931/32 dall’irlandese Jimmy Dunne che tra il 21 Ottobre 1931 e il 1° Gennaio 1932 segnò 18 reti in 12 giornate consecutive
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