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il 44° bambino russo...

Creato il 31 marzo 2011 da Omar
il 44° bambino russo...Opera prima di notevolissimo impatto, Bambino 44 si rivelò nel 2008 come un vero e proprio caso editoriale finendo sin da subito nelle mire di uno dei più grandi (anche se un tantino discontinuo) cineasti di sempre: Ridley Scott, grazie al quale presto ne vedremo una versione - presumibilmente sontuosa e spettacolare - sul grande schermo. Attraverso le pagine di questo avvincente romanzo firmato da Tom Rob Smith sprofondiamo nella gelida Russia del 1953, in pieno regime stalinista, un paese perfetto dove semplicemente «il crimine non esiste». Il primo a ritenere dogmatico questo assioma è Leo Dimidov, ufficiale di polizia, eroe di guerra che ha sempre eseguito diligentemente gli ordini del Politburo: ma stavolta la cosa gli risulta impossibile: deve indagare sulla morte di un ragazzino che non può essere bollato come un semplice incidente. Ma non è facile stanare la verità quando lo Stato ti obbliga a soprassedere sui crimini individuali in virtù di una categorica funzionalità generale (che è solo di facciata). Trasformato da predatore in preda, Leo comincia a scoprire realtà spaventose e viene messo di fronte a scelte impossibili (arrestare la moglie o rinunciare alla propria vita?). Il romanzo è teso, diretto, appassionante e senza sconti. Ispirato ad una storia vera, (quella del Mostro di Rostov) mescola bene un discreto gradiente di scavo psicologico col brivido allo stato puro attingendo apertamente da Il Silenzio degli Innocenti del (una volta) geniale Thomas Harris e da Gorky Park del solido Martin Cruz Smith. Ma il giovanissimo autore britannico (ventotto anni all'epoca della prima uscita) Tom Rob Smith ha evidentemente compulsato Solženicyn per tutta la parte documentaria (prassi di imprigionamento dei sospetti, trattamento dei condannati, corruttela interna al sistema di carcerazione) rivelandosi come un talento naturale del thriller, ma non solo (in Bambino 44 viene evidenziata un’umanità talmente tesa a sopravvivere da non riuscire a vedil 44° bambino russo...ere il mostro cannibale che si annida appena dietro l’angolo). E però va detto che il finale un po' si sfilaccia, con qualche forzatura gore di troppo e qualche eroismo dei protagonisti oggettivamente telecomandato. Ma ciò che rimane davvero, imprimendosi a fuoco sulla pelle del lettore, è l'apparato sovietico con il suo groviglio di contraddizioni: una società assassina che però considera l'assassinio come forma di decadente aberrazione politica e una polizia talmente intrisa di ferocia belluina da scadere nella più bieca incompetenza). Libro assai denso e intrigante, quindi, cui l'anno successivo l'autore fece seguire un secondo capitolo intitolato Il rapporto segreto, forse meno impressionante ma comunque valido. Consigliato.
BAMBINO 44Tom Rob Smith - (Ed. Sperling & Kupfer)

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