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Il bacio dello scorpione di Anne Stuart

Creato il 21 settembre 2011 da Junerossblog
I Grandi romanzi storici special n144- luglio 2011
Il bacio dello scorpione di Anne StuartTrama:
Inghilterra, 1830
Messa al bando dalla buona società, Miranda Rohan abbraccia con coraggio la libertà che deriva dal non avere più nulla da perdere e conduce un'esistenza riservata ma indipendente, senza curarsi delle convenzioni. La sua tranquilla esistenza prende però una piega alquanto pericolosa quando si ritrova in balia del cupo Lucien de Malheur, soprannominato lo Scorpione. Deciso a distruggere la famiglia Rohan, l'inquietante conte intrappola Miranda in un matrimonio che lei crede impostato sull'amicizia, ma che in realtà si fonda sulla vendetta. Quando l'amara verità viene a galla, la giovane donna si rivela un nemico implacabile e agguerrito, capace di tenere testa anche allo Scorpione. Eppure l'odio, inaspettatamente, innesca tra loro una passione folgorante. E forse anche dell'altro...
Una cupa e crudele storia d'amore e di vendetta. Un romanzo che sicuramente farà discutere...

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Direttamente dalla scrivania di Noco.
Una piccola premessa è doverosa: io adoro Anne Stuart. E’ una di quelle autrici di cui amerei anche la lista della spesa, se mai avessi la possibilità di leggerla…
E poi mi ritrovo tra le mani un libro come “Il bacio dello scorpione”. Per me va tutto bene: finalmente un bad boy degno di questo nome, con il fisico deformato, ma il fascino esagerato, le idee balzane che a tutte le donne fan alzare le sottane, la mente così perversamente acuta da rendere qualsiasi eroina squisitamente astuta. Vedete? Pure poetessa son diventata, tanto questo libro mi ha ispirata!!!
Tralasciando le rime, che non son decisamente il mio forte, nonostante il pieno apprezzamento verso questo libro, la mia mente è stata stuzzicata da un dubbio assillante, una pulce nell’orecchio ha continuato a saltellare obbligandomi a confrontarmi con voi su certi aspetti.
Per me, come ho detto, questo romanzo è favoloso, seducente, magnetico ed appassionante. Ma ho provato a guardarlo con occhi diversi dai miei, leggerlo con altre chiavi d’interpretazione, e di volta in volta sono questo gli aggettivi con cui l’avrei descritto:
*Ridicolo perché quest’eroe continua a ripetere di essere malvagio, deforme, ripugnate ed inaccettabile? Sembra tanto voler convincere il pubblico presente (in questo caso Miranda) o forse sé stesso, quasi fosse una terapia impostagli da uno specialista, della serie “ se ti convinci che è così, prima o poi anche gli altri ci crederanno…” .E che cavolo, più parole e meno fatti ragazzo, altrimenti se arriva il cattivo vero ti fa sfigurare!!!!!!!!
*Inaccettabile moralmente perchè, sotto il punto di vista opposto, pensandoci lucidamente alle sue intenzioni, non si può non rabbrividire:
***ATTENZIONE SPOILERS***
lui paga perché un uomo violenti la nostra lei, poi, non contento della sua rovina sociale, fa manomettere il suo calesse, incurante del fatto che un incidente avrebbe potuto ucciderla, infine la seduce promettendole amicizia (proprio ciò di cui lei ha più bisogno) facendo leva sulle presunte loro affinità, come fossero compagni di sventura, e, Dulcis in fundo la pugnala alle spalle? La rapisce, la rinchiude e tenta di privarla deliberatamente e sistematicamente di ogni dignità, usando il suo fascino come espediente e il sesso come arma per annientarla e strapparle di ogni capacità di opporre resistenza?
Inoltre, mi sembra, che di solito non siano le donne a pensare con “le parti basse”, eppure qui l’immagine della donna non ne esce bene se appena lui la tocca lei cede come se non aspettasse altro…
*Blasfemo perché non basta che nei libri precedenti della serie vengano organizzati festini equivoci in cui ci sono “frati”, “preti” o “suore” che si dedicano a piaceri più o meno leciti.
***ATTENZIONE SPOILERS***
Qui si organizza addirittura un rito satanico, con tanto di matrimonio e orgia… no no, questo lo trovo proprio di dubbio gusto, se non proprio offensivo.
Quindi le domande che vorrei porvi sono queste:
Basta per un’autrice la padronanza della penna per vincere le perplessità di noi lettrici disincantate?
Fino a quanto una scrittrice può osare prima di cadere nel ridicolo, nell’inaccettabile o nel blasfemo?

***ATTENZIONE SPOILERS***

E (qui parlo soprattutto della parte della “ messa nera”) : era così necessario inserirla o , piuttosto si è trattata di una “forzatura” finalizzata alla citazione a tutti costi dell’esercito celeste colonna portante dei due libri precedenti della serie?
Sono proprio curiosa!
Noco
Il bacio dello scorpione di Anne Stuart

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