Questo pero' non toglie che se vedo una persona che fa' le cose per bene non debba apprezzarla e dal suo muoversi prendere qualche spunto.
Oggi vi parlo di un italiano che da anni frequenta Tunas,non e' uno che si vede moltissimo por la calle,me lo presento' il padre di Tomba alcuni anni fa.
Da allora ci siamo incontrati parecchie volte,prima qualche parola,poi un traco condiviso fino a questo inverno quando il fato ha voluto che ci conoscessimo meglio.
Erano le 2 del pomeriggio e stavo pranzando al paladar La Parillada,una sorta di spazio antistante a un garage dopo Donaneli,dopo l'incrocio.
Vado a mangiare li' le poche volte che pranzo e non ceno,fanno la carne alla brace buonissima.
Ero' la' con il sergente maggiore,4 tavolini tutti pieni,lo vedo arrivare e noto il suo disappunto nel vedere che non ci sono posti,lo chiamo e invito lui e la sua novia,una negrita piu' o meno dell'eta' del mio sottufficiale,al nostro tavolo visto che eravamo in 2 e c'erano 2 posti liberi.
Cosi' fra un bisteccone e una Cristal mi racconta la sua storia.
Vive sulla riviera romagnola,ha sempre lavorato in un anonimo ufficio,in piu' essendo istruttore di nuoto e bagnino in inverno insegnava in piscina e ad agosto si giocava le sue ferie o parte di esse facendo il bagnino in qualche lido.
5 anni fa un suo amico d'infanzia rileva un grande stabilimento balneare e lo chiama per fare il capo bagnino e per dargli una mano a gestire il baretto sulla spiaggia.
Da Pasqua a fine settembre.
Concordano una cifra che spalmata sui 6 mesi fa' circa 2000 euro al mese e a quel punto lui si licenzia e inizia una nuova vita.
Sei mesi a Cuba,che frequentava da anni,e 6 in Italia a farsi un gran culo ma mettendo via tutto cio' che guadagna visto che anche il vitto e' incluido nel negocio.
A Cuba mette a posto la casa dela novia,costruisce sopra dove vivono i genitori,si sposa (per Cuba) e se la sciala per meta' anno senza dover uscire nella piu' grande delle Antille.
Ovviamente da parte mia standing ovation,chi puo' ha il dovere di migliorare la propria vita.
Lui e' un bel 55 enne sempre abbronzato che pero' il primo anno di questa nuova vita fece l'errore di invitare la negrita per 3 mesi mentre lavorava in estate.
Ci sono mestieri,il suo e il mio sono fra questi,dove il contatto con l'altro sesso e' facilitato da tanti fattori,bene sapete quanto le cubanite siano gelose e mi racconto' che passo' 3 mesi a litigare,la cosa fece quasi saltare il rapporto che pero' riusci' a raddrizzare quando torno' a Cuba.
La sua filosofia e' molto semplice,nei 6 mesi in cui vive a Cuba la sola cosa che chiede e offre e' il rispetto,ogni tanto si fa' i cazzi suoi ma con molta discrezione,e nei 6 mesi in cui stanno separati....Dio vede e provvede.
Quello che lui vuole e' che,quando torna a Cuba, non debba sentire tutto il barrio che mormora....lui in Italia fa' il bagnino e...non si fa' mancare nulla,lei se si fa i cazzi suoi deve pero' farseli molto ma molto bene.
Un perfetto equilibrio che dura da anni.
Alla fine del pranzo mi ha detto una cosa che li' per li' mi e' sembrata un po' eccessiva ma che a mente fredda non posso che condividere.
" Se per caso lei si mette con un cazzo di chulo e pensa di fottermi cosi' la casa si e' fatta male i conti.Se dovesse succedere non mi sporco neanche le mani.vado a Obajo,do' 100 cuc a 2 negri che gonfiano lei e il chulo e poi ne do' loro altri 100 perche' vadano ad aspettarli quando escono dall'ospedale per dar loro il resto di legnate.Poi voglio vedere se mettono le mani sulla casa"
Questo discorso fatto con la fanciulla presente al suo fianco.
Come dargli torto?
Le ha cambiato la vita,le lascia la briglia un po' sciolta,per avere sciolta la propria,almeno un minimo di rispetto e' sacrosanto,se dopo tutto questo devi anche prenderla nel culo allora meglio premunirsi e di negroni a Obajo ce ne sono davvero tanti....