Per il 30° anniversario della scomparsa di François Truffaut ripropongo il finale del suo film I quattrocento colpi.
Se qualche genitore con velleità da scienziato sociale pazzo volesse fare l'esperimento di dare un ceffone al proprio figlio ogni volta che si trova nel suo raggio d'azione, anche senza una particolare ragione, scoprirebbe che, dopo breve tempo, vedendolo avvicinare il bambino si porterebbe automaticamente le braccia al volto per protezione. Il cosiddetto "riflesso condizionato".
Pensando al cane di Pavlov, mi rendo conto che in fondo era più fortunato perché almeno riceveva del cibo.
" [...] la somministrazione di scariche elettriche (punizioni corporali) per condizionarne i riflessi ed indurlo tramite stimoli dolorosi (ceffoni) ai comportamenti desiderati produce effetti collaterali quali paura, ansia, depressione ed anche aggressività".