L’AIE (Associazione Italiana Editori) ha pubblicato di recente un documento ricco di dati sulle biblioteche scolastiche.
Il 57,9% dei bambini e ragazzi fra i 6 e i 17 anni legge, rispetto al 46% della media nazionale. In sostanza, la lettura infantile va meglio di quella adulta, non è un dato nuovo, ma si scopre che in 18 anni è aumentata di soli 8 punti percentuali. Di contro, il 42% dei bambini e ragazzi non legge libri se non quelli scolastici. Fra i 2 e i 5 anni soltanto il 63,3% legge tutti i giorni, intendendo per questa fascia di età leggere, colorare, sfogliare libri o albi illustrati fuori dagli orari scolastici.
Non è una situazione che consente di essere allegri, ma ci sono altri problemi.
Lo studio ha indagato il mondo delle biblioteche scolastiche. In tutte le scuole italiane che hanno partecipato all’indagine esiste una biblioteca, eccetto per il 10,6%. Se si considera il patrimonio medio librario per scuola, si ottiene il numero di 3.071 testi (il numero medio di libri per studente è di 4,7). Le biblioteche scolastiche italiane sono grandi, in media, 57mq e vi sono 14,9 posti a sedere per ognuna. La scuola spende 553 euro per l’acquisto di nuovi libri, che corrisponde a quasi la metà delle spese per il funzionamento della biblioteca.
Sono 397.854 i volumi entrati nelle biblioteche scolastiche italiane nell’ultimo anno, circa 70 per ogni scuola come valore medio. Il dato rappresenta un grado di incidenza dello 0,18% rispetto all’intera produzione annua di libri.
La cifra desolante è di 1,56 euro, che corrisponde alla spesa media annua per alunno destinata al funzionamento della biblioteca scolastica, di questa considerevole somma 0,68 centesimi destinati all’acquisto di nuovi volumi.
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