Magazine Cultura

Il baule Sanderson: l’illusione di una vita perfetta

Creato il 02 agosto 2011 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

Il baule Sanderson: l’illusione di una vita perfetta> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="340" width="238" alt="Il baule Sanderson: lillusione di una vita perfetta >> LoSpazioBianco" class="alignleft size-full wp-image-33212" />L’illusionismo abbraccia diverse branche e discipline dell’arte magica, trovando la propria sublimazione nell’escapismo. Volendo proporre analogie con la vita, l’escapologia consente fughe dal reale/possibile che conducono all’alienazione dell’individuo da tutto ciò che lo circonda. La realtà diviene allora qualcosa di controllabile solo attraverso il pieno dominio del corpo e l’utilizzo di strumenti di fuga. Grimaldelli e altri minuscoli oggetti possono servire ad aprire lucchetti e serrature, così come la fama e la magia dell’illusione possono fare dischiudere il cuore di una mademoiselle, regalando stupite emozioni. Il re delle fughe diviene allora un personaggio osannato dal pubblico e corteggiato dall’alta società, algido e geloso dei suoi segreti che nasconde il suo vero sé all’ombra delle sue finzioni sceniche, dalle quali emerge rinnovato e distante nella luce abbagliante del palcoscenico.

Il baule Sanderson: l’illusione di una vita perfetta> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="300" width="230" alt="Il baule Sanderson: lillusione di una vita perfetta >> LoSpazioBianco" class="alignright size-medium wp-image-33224" />Il Sanderson descritto Jean-Claude Götting sembra così dividersi tra un rigore interiore e una fredda socialità, distaccato dalla realtà che lo circonda, amabile e brillante entro il limite dell’esercizio del suo charme. Personaggio ispirato alla figura di Harry Houdini, vive immerso nella mistificazione delle sue finzioni, impegnato a proteggere la sua fama da chiacchiere potenzialmente dannose. Attento alla sua immagine pubblica, Marc Sanderson risulta poco incline a vivere la travolgente passione della sua fan parigina Marie che, come in un gioco di ineludibili destini incrociati, lo inseguirà fino alle luci della ribalta newyorkese.

Il racconto di Götting si sviluppa sull’onda di una buona tensione narrativa e una semplice costruzione delle tavole, nelle quali i personaggi compiono il loro destino esercitandosi alla vita, recitando un copione misurato e sorprendentemente semplice nella sua genuinità.

Ambientato nei ruggenti anni Trenta, tra una Parigi da cartolina e una New York caotica,”Il baule Sanderson” rimanda alla particolare atmosfera del cinema d’antan, raccontata con un tratto polveroso di pura e potente atmosfera, sviluppato con linee spesse e neri profondi. Una storia lineare che null’altro vuole rappresentare se non la teatralità della vita, attraverso un registro narrativo che trova nella bicromia delle tavole una luce particolare che ben illustra la semplice complicatezza dei protagonisti.
Götting ci dona una lettura lucida e coinvolgente, costruendo una storia in crescendo perfetta per la sua sensibilità di illustratore ed artista, ricca di personaggi intriganti e ricercati che vedono le loro vite pianificate sbriciolarsi. Ottima prova d’autore.

Abbiamo parlato di:
Il baule Sanderson
Jean-Claude Götting
Traduzione di Stefano Sacchitella
Coconino Press – Fandango, 2010
112 pagine, brossurato, bianco e nero – 16,00€
ISBN: 978-88-7618-189-4


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :