Il bavaglio

Se  dovesse passare la cosiddetta norma bavaglio per siti e blog, ovvero quella legge che obbliga i provider, gli editori, i giornalisti, e chiunque scriva tramite Internet a dover immediatamente eliminare commenti o articoli ritenuti lesivi della reputazione altrui, pena severissime sanzioni, ovviamente questo blog cambierà immediatamente politica editoriale e diventerà un blog prevalentemente letterario.

Purtroppo, la dittatura presente in Italia, essenzialmente dovuta al vero cancro: la partitocrazia serva dei potentati europei, sta trasformando questo Paese in una sorta di lager a cielo aperto, dove la gente comune, e soprattutto lavoratori dipendenti e disoccupati, sono sempre più schiavi di una serie impressionante di norme-capestro, limitanti al massimo molti diritti di legge, derivanti da un secolo di lotte sindacali e non -  ma anche e soprattutto alcune libertà costituzionali ormai calpestate nella forma e nella sostanza.

Abbiamo già scritto che prenderemo una decisione sulla sopravvivenza di questo blog una volta conosciuti gli esiti delle prossime consultazioni elettorali: se anche in quell'occasione, la popolazione italiana non sarà in grado di liberarsi democraticamente di chi inquina giorno per giorno la vita politica ed istituzionale interna, permettendo, ad esempio, la formazione di un governo gradito ai potentati europei, allora non sarà più possibile neanche la libertà d'espressione.

Siamo stati facili profeti. Anche prima della prossima prova elettorale, si prova a chiudere la bocca e fermare la mano di chi scrive e vuole raccontare la sua verità, di fronte alle versioni di regime che stampa e televisioni varie, con le dovute eccezioni, ci propinano. Le vittime, ovviamente, siete voi.

Noi, come tanti altri blogger, abbiamo una vita e talvolta una famiglia da tutelare. E' facile annichilire chi scrive se lo si sommerge di querele, come accade quando chi può disporre di fonti di reddito infinito per sovvenzionare avvocati e tribunali, pur avendo torto, costringe lo scrittore o giornalista a difendersi, spendendo cifre per lui impossibili. Non conta la ragione e il torto, in questi casi, ma la semplice disponibilità di denaro. E se l'Italia se la batte con il Ghana in quanto a libertà di pensiero e di espressione, è anche per questi motivi.

Un in certo senso, cari lettori, gli Italiani se la sono cercata. Ma un'alternativa c'è e ci siamo permessi di illustrarvela. In ogni caso, nelle prossime elezioni NON VOTATE PDL, PD, UDC e loro alleati!