TECNICA (Allianz Arena, Monaco). Segnatevi la data. Questa sera a Monaco potrebbe esservi stato il passaggio di testimone tra la squadra che ha dominato in campo europeo gli ultimi anni e quella che si candida per occupare lo stesso ruolo dominante in futuro. Il Bayern Monaco ha insegnato calcio all’Allianz Arena e le lezioni (quattro) sono state impartite ai primi della classe, il Barcellona di Messi, Iniesta, Xavi e compagnia palleggiante. Non vi è stata partita e il 4-0 finale appare risultato giusto per premiare l’iniziativa della gioiosa macchina da guerra di rosso vestita e l’assoluta assenza dal campo dei blaugrana, avviluppati senza speranza nel loro tiki-taka che viene messo alla frusta ogni qual volta si debba cambiare approccio. Incapaci di reagire sono apparsi gli uomini di Tito Vilanova che da parte sua non ha fatto nulla per cambiare l’inerzia di una gara che si è trasformata nel crollo di una diga, la prima sostituzione all’83′ dopo aver subito il poker. E’ necessario però dare merito a Jupp Heynckes ed alla sua truppa che dopo aver dominato le due partite dei quarti di finale contro la Juventus, che a questo punto può almeno parzialmente riabilitarsi, ha trionfato questa sera non concedendo una sola occasione agli avversari ed essendo perfetta nella sistemazione in campo, nei meccanismi e nella precisione sotto porta.
Solo segni rossi sul taccuino della cronaca, non per segnalare errori ma per evidenziare la raffica del Bayern: in vantaggio al 25′ con una rete di testa sotto porta su di una sponda del efficacissimo difensore Dante. E’ nel secondo tempo che il Barcellona, che si conferma Messi dipendente nella sera nella quale il quattro volte Pallone d’Oro ha fatto da spettatore non pagante in campo, crolla e i bavaresi dilagano. Al 49′ ancora una sponda aerea su un calcio d’angolo di Muller mette da solo davanti alla porta vuota Gomez (da rivedere la sua posizione); c’è ancora la zampino di Muller nella terza rete quando il tedesco strattona Jordiu Alba e Robben ne approfitta per colpire di sinistro. Siamo al 73′ e il Barcellona è un pugile sulle ginocchia. Il sigillo finale al poker arriva all’82 quando Alaba se ne va sulla sinistra e centra per il facile tocco di, indovinate, Muller.
E’ trionfo e festa grande all’Allianz Arena, la squadra di casa ipoteca la finale di Wembley, il Barcellona più che alla remuntada come contro il Milan dovrà affidarsi al miracolo.