Per noi abitanti del centro la neve è sempre una sorpresa, una vera sorpresa, che ci coglie sempre impreparati e che crea disagi notevoli al sistema dei trasporti e della viabilità.
Ma la neve è anche una presenza silenziosa e delicata, il suo biancore crea degli arabeschi di seta quando si posa sugli alberi, sui monumenti e sul terreno.Ricama emozioni come fiocchi, si rivolge al cuore e lo riempie di bianco candore.
Oggi la neve è caduta su Roma ed è arrivata alle porte di Roma, dove abito io. Insieme alle foto, vi posterò alcune frasi tratte da un libro “cult”, Neve di Maxence Fermine, dedicato tutto agli Haiku e al bianco incanto.
Scriverò anche qualche haiku, composizioni giapponesi composti da brevi sillabe e non lunghe più di tre versi, e vi invito a comporli, se non sulla neve, magari sull’inverno o sul colore bianco…vi va? Li pubblicherò qui e li leggeremo insieme….su, ditelo all’Angelo…
(neve a Tivoli, presso la porta della Pace)
DUE HAIKU SCRITTI DA ME:
Neve sulla terra,
bianco candore,
in cielo l’amore
…
Sono un’isola nella neve,
spazzata dal vento
solitaria e scarna
HAIKU DA “NEVE”, MAXENCE FERMINE
Vento invernale
Un monaco scintò
Cammina nel bosco
Issa
Si spacca la brocca d’acqua
(Stanotte ha gelato)
Mi desta.
Bashô
...
Su questa landa innevata
Morte ci fa
Budda di neve.
Chôsui
...
I VOSTRI HAIKU:
(li aspetto, eh....)