Magazine Racconti

IL BIG FIVE GAME, un gioco a cui non è possibile perdere

Da Andrea Venturotti

Molto più di un gioco, il Big five game è stata una recente scoperta anche per me.
Gironzolavo tra siti e video di viaggi (una delle mie più inespresse passioni) e dopo averlo trovato, ho pensato: “cavolo, questo si che è un gioco a cui vale la pena giocare almeno una volta nella vita!”.
Precisando che non è possibile farlo rinchiusi nella propria stanza o nella taverna di un amico in una giornata piovosa, penso che questo sia l’unico gioco in cui non è possibile perdere.
Vi ho incuriosito? arriviamo subito al dunque.

Il termine big five game nasce in Sudafrica e indica i CINQUE più grandi, feroci e popolari animali della savana africana.
Come partecipare? Rintracciati tramite i più bassi mezzi i nostri amici “spicci” , una volta messi nello zaino cappellino, binocolo e spray anti-zanzare, siete pronti per partire. E, con un “piccolo” viaggio di circa 16 ore, potrete iniziare il vostro “gioco”. L’aereo è il mezzo più semplice e veloce per compiere la traversata, e vi porterà da:

Immagine

QUA ( Io ho preso come punto di riferimento uno dei più famosi parchi nazionali del Sudafrica, l’Addo Elephant National Park), grazie alle molteplici possibilità che dà il continente, potrete accedere a tantissimi SAFARI organizzati che vi porteranno alla scoperta dei BIG FIVE.
Potrete fotografarli, guardarli da vicino, scoprire come si comportano in branco, come cacciano le loro prede e come si godono il sole sonnecchiando beatamente sotto il caldo sole africano.
Insomma, la savana e gli animali che vi abitano vi faranno affacciare ad un mondo sicuramente tutto da scoprire.
Poi,una volta superato il jet lag, capito che diamine di lingua parlano in Sudafrica (cosa non del tutto banale) e accettato i 20 gradi di differenza climatica rispetto al vostro paese d’origine…potrete partire all’avventura.
DOVE? E’ possibili vedere tutti gli animali nello stesso ambiente in Botswana, Zambia, Uganda, Namibia, Ethiopia, SudAfrica, Kenya, Tanzania, Zimbabwe, repubblica democratica del congo e Malawi (ringraziamo wiki per l’aiuto), in uno dei venti parchi naturali della zona, caratterizzati quasi tutti da steppa bassa e aree semi desertiche.

Ma quali sono I BIG FIVE?

L’elefante Africano, il mio animale preferito insieme alla giraffa.
E’ il più grande animale esistente sulla terra, con una altezza di circa 6 metri e un peso che si aggira sui 3800-5100 kg.

IL BIG FIVE GAME, un gioco a cui non è possibile perdere

Il rinoceronte nero, alto sui 3 metri con un peso che va dagli 800 ai 1500 kg.

IL BIG FIVE GAME, un gioco a cui non è possibile perdere

Il bufalo cafro noto anche come bufalo nero, o bufalo del Capo.
Purtroppo di noto per me ha poco e niente, e la ritengo la specie meno affascinante di tutte, se non per gli uccellini che vivono da parassiti sulle sue corna o sul suo dorso.

IL BIG FIVE GAME, un gioco a cui non è possibile perdere

Il leone africano, su cui c’è poco da aggiungere. Bello, regale e maestoso è sicuramente un must in un safari che si rispetti.

IL BIG FIVE GAME, un gioco a cui non è possibile perdere

E il leopardo africano anch’esso tremendamente affascinante.

IL BIG FIVE GAME, un gioco a cui non è possibile perdere

Mi sembra giusto però, accennare ad un argomento secondo me fondamentale: l’importanza della sopravvivenza delle specie. Molti di questi animali, infatti, sono a rischio estinzione a causa del bracconaggio e della stupidità umana.
Nello specifico:
Il leone africano e l’elefante africano sono entrambi classificati come vulnerabili .
Il leopardo africano è classificato come quasi in pericolo .
Il bufalo africano è il più amibito dai cacciatori, tuttavia il suo stato di conservazione è meno preoccupante rispetto agli altri.
Il rinoceronte nero, presente nel territorio insieme al rinoceronte bianco, è classificato come criticamente in pericolo. Circa 40 anni fa in Africa vi vivevano quasi 160 mila esemplari , un numero che oggi si è ridotto a meno di 10 mila.
Questi dati, che vi ho riportato in maniera molto stringata, sono, secondo me, assolutamente agghiaccianti e spero che possano rendervi consapevoli (se non lo siete già) di quanto la cattiveria dell’uomo non abbia confini. Spero con tutto il cuore che l’umanità riesca a sensibilizzarsi e a imparare l’importanza della VITA, anche di quella animale.

Per ritornare in un clima di spensieratezza, voglio concludere l’articolo proponendovi un esperimento.

Mettete le mani dietro la testa e guardate dritto di fronte a voi. Respirate e poi chiudete gli occhi per qualche secondo pensando a casa vostra, alle strade, alla città, allo smog, ma anche alle campagne, alle colline o ai prati. Pensate a dove siete, alle persone che vi circondano, a quello che avete fatto oggi e a quello che dovrete fare domani. Poi prendete una boccata d’aria profonda e aprite gli occhi:

IL BIG FIVE GAME, un gioco a cui non è possibile perdere

IL BIG FIVE GAME, un gioco a cui non è possibile perdere

IL BIG FIVE GAME, un gioco a cui non è possibile perdere

Cosa avete provato? Non vi siete sentiti un po’ più liberi? Non avete voglia di mollare tutto e partire??
IO SI.

L’Africa è davvero un posto meraviglioso, pieno di mille sfaccettature diverse che non potrà non strapparvi un pezzo di cuore. E’ uno di quei viaggi da fare almeno una volta nella vita per tutto ciò che può e riesce ad offrire.

Comunque, adesso che avete capito di cosa si tratta, dopo essere partiti alla volta del Big five game ( che ormai per voi sarà cosuccia da niente)… perchè non passare al BIG SEVEN GAME????

#Alehomora

NB: le immagini sono prese dal web

———————————————————————————————————————–
La mia pagina FB: https://www.facebook.com/pages/Alehomora/462202973936905?ref=hl
La pagina FB del blog: https://www.facebook.com/pages/A-Free-Word/144768229021245?ref=hl


Tagged: africa, animale, big five game, elefante, esperienza, Gioco, leone, leopardo, natura, savana, sudafrica, viaggiatori, viaggio, vincere, vita

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :