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Il bijou nel sogno americano. La cultura del gioiello non prezioso

Creato il 17 giugno 2011 da Hito
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Quando leggo un buon libro mi piace scovare gli aneddoti, quei piccoli racconti che rendono particolare un testo … un po’ come un gioiello originale che fa la differenza su un look. Oggi vi voglio parlare di un libro che ho avuto il piacere di leggere in questi giorni, non il solito best seller che potete trovare ovunque, ma una piccola chicca, un saggio ben scritto e ricco di dettagli sul mondo e la storia del costume jewelry.

Il bijou nel sogno americano. La cultura del gioiello non preziosoLo sapevate che fu proprio la francese Coco Chanel a lanciare la moda di utilizzare perle “finte” assieme a quelle vere, rendendo un non-prezioso assolutamente desiderabile?! Oppure che i diamanti indossati da Marilyn Monroe, nella scena in cui canta la canzone “Diamonds
are a Girl's Best Friend”, sono finti, in realtà sono banalissimi strass. Ed ancora che Jacqueline Kennedy preferiva il lusso democratico, preferendo una collana riprodotta in più esemplari, rispetto ad un pezzo unico di alta gioielleria?!
Il libro di Erika Zacchello però, non parla solo della storia del bijou non prezioso, ma anche di donne forti che grazie al gioiello si sono emancipate e sono state la forza portante di aziende come Avon, anche durante il difficilissimo periodo della seconda guerra mondiale.
Un saggio scritto con grande impegno e passione che merita di essere letto per scoprire la storia che c’è dietro ai bijou che indossiamo distrattamente ogni giorno.
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Xoxo
E.

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