Il 24 settembre 2013, il Consiglio di Amministrazione della società Juventus Football Club S.p.A. ha approvato il Progetto di Bilancio per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2013. Il CdA ha fornito con un comunicato stampa i dati non ancora verificati dalla società di revisione e non esaminati dal Collegio Sindacale.
Nel comunicato stampa della società gli Amministratori, affermano che ad oggi per l’esercizio 2013/14 si prevede un risultato ancora in perdita. I fattori determinanti saranno gli incrementi dei costi relativi alla gestione sportiva e l’impatto dei risultati sportivi che saranno conseguiti.
In estrema sintesi, il bilancio conferma il trend positivo di netto miglioramento dell’andamento economico, grazie all’aumento dei ricavi, determinato soprattutto dai diritti TV relativi alla partecipazione alla UEFA Champions League. Permane una sostanziale stabilità dei ricavi commerciali, che deve necessariamente trasformarsi in un trend in forte crescita per cercare di competere con i grandi club europei, mettendo in atto le caratteristiche di un modello di business sostenibile.
Il “Business sostenibile”
Come si legge nella scheda di presentazione della società sul sito della Borsa Italiana, “la mission di Juventus è ottenere risultati sportivi di primo livello ed essere una società quotata di successo attraverso un modello di business sostenibile”.
Chi adotta tale modello si prefigge, in un’ottica di lungo periodo e adottando un approccio sistemico, di diventare generatore di valore economico e sociale. Tale modello è in contrapposizione con la logica del “mecenatismo” italiano, che, nella migliore delle ipotesi, cerca di ottenere ritorni di “immagine” immediati, non generando valore economico.
L’adozione di un modello di business sostenibile è giustificato dall’approccio storico alla problematica. Infatti, durante gli anni ’80 e ’90 le squadre di calcio italiane, rispetto ai club stranieri hanno goduto del vantaggio competitivo di non investire nelle strutture sportive, come gli stadi. Mentre le squadre italiane investivano solamente nell’acquisto dei grandi calciatori, i club stranieri hanno costruito gli “Stadi di Proprietà”. L’attualità ci mostra che i grandi campioni giocano per le squadre che hanno lo stadio di proprietà , come Real Madrid, Barcellona, Bayern, Manchester United o per i “nuovi mecenati”, come PSG, Manchester City e Monaco.
Indubbiamente, il business del calcio dipende soprattutto dai risultati sportivi, nella maggior parte dei casi il successo sportivo porta sempre al successo economico e il miglioramento dei conti della Juve negli ultimi due anni lo si deve ai successi sportivi determinati dall’avvento di un allenatore con la mentalità vincente. Il percorso inverso può portare a dei successi sportivi, ma può determinare anche dei profondi rossi di bilancio che alla lunga costringono il mecenate a vendere.
La sfida è rappresentata dall’equidistribuzione delle fonti di ricavo, per ridurre l’esposizione alle fluttuazioni cicliche. Nell’ultimo bilancio emerge un’incidenza sui ricavi operativi dei diritti TV del 58%, a fronte dell’incidenza dei ricavi da gare del 13% e dei ricavi commerciali del 19%. Puntare sul “Player Trading” come fonte di ricavo principale, come fa per esempio l’Udinese, significherebbe rinunciare ad essere una grande squadra, anche se bisogna sottolineare che tale aspetto vada migliorato, viste le recenti difficoltà incontrate nel vendere alcuni calciatori con presenze innazionale e Champions League.
Iniziative al servizio del “business sostenibile”
Si potrebbe collocare nell’ambito del modello del “business sostenibile” due iniziative ambiziose intraprese: il “Progetto Continassa” e lo “Juventus College”.
Il Progetto Continassa
Sul fronte investimenti strutturali, il Progetto Continassa avvicinerà sempre più la Juventus al modello di gestione dei grandi Club Europei. Il Progetto Continassa riguarda la riqualificazione e valorizzazione dell’area adiacente allo Juventus Stadium, denominata “Area Continassa”, che versa in condizioni di abbandono e degrado. Il progetto prevede la realizzazione di attività di natura commerciale, sportiva, culturale e residenziale e comporterà un costo di € 11,7 milioni.
Il 14 giugno 2013 Juventus e Città di Torino hanno firmato il contratto definitivo. Si prevede che il Progetto possa completarsi nell’arco dei prossimi 4 anni.
Il corrispettivo per l’acquisizione dell’Area Juventus, è stato fissato in € 11,7 milioni, che valorizza in € 355 circa al metro quadrato la Superficie Lorda di Pavimento (in totale 33.000 metri quadrati) e in € 65 al metro quadrato il diritto di superficie (in totale circa 180.000 metri quadrati). La Juventus ha già versato ala Città di Torino acconti per € 7,5 milioni; i restanti € 4,2 milioni saranno versati entro il 31 dicembre 2013. La restante area pari a circa 80.000 metri quadrati resterà di proprietà del Comune di Torino.
Juventus College
Lo Juventus College è al secondo anno di attività, ed ospita quattro classi.
Nel mese di settembre 2013 l’European Club Association (ECA) ha riconosciuto il “J College” come il miglior progetto per l’educazione e la crescita dei ragazzi, tra tutti quelli varati dai club europei e dedicati al Settore Giovanile ed ha premiato la Società con l’“ECA Best Achieving Award” nella sezione “Youth Development”.
Conclusioni
La sfida per i prossimi anni sarà quella di aumentare i ricavi commerciali, che rappresentano il punto debole dell’ultimo bilancio. Infatti, mentre i ricavi operativi sono aumentati complessivamente del 32,75%, i ricavi commerciali sono diminuiti dell’1,6%.
La Campagna Abbonamenti per la stagione 2013/2014 si è chiusa con la sottoscrizione di tutte le 28.000 tessere messe a disposizione per la vendita, per un ricavo netto di € 20 milioni, inclusi i Premium Seats e i servizi aggiuntivi, contro i € 19,8 milioni del 2012/13. L’inaugurazione della nuova tribuna, di circa 320 posti denominata “Legends Club”, dotata di poltrone ad altissimo comfort, e della possibilità di usufruire di un menu completo con servizio al tavolo e vista sul campo di gioco, amplia la gamma di servizi premium offerti allo Juventus Stadium.
Come già detto, nonostante il rafforzamento della Prima Squadra, per aumentare la competitività anche a livello europeo, gli Amministratori prevedono per il 2013/14 un risultato ancora in perdita. Secondo gli Amministratori, il risultato economico per l’esercizio 2013/14 sarà influenzato dall’incremento dei costi relativi alla gestione sportiva e dall’impatto che i risultati sportivi, che saranno effettivamente conseguiti, avranno sui ricavi attesi. L’obiettivo della Società è quello di proseguire nel trend di miglioramento dei risultati economici come negli ultimi due esercizi.