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Il biologo David Sloan Wilson: «Dawkins e PZ Myers sono fondamentalisti»
Creato il 02 giugno 2012 da Uccronline
Per moltissimi il nome PZ Myers non dice nulla. Egli è un biologo e rientra in quella divertente cerchia definita “New Atheist”, ovvero i teorizzatori dell’ateismo scientifico, tutti protetti sotto la grande ala del “líder máximo“ Richard Dawkins. In Italia, per capirci, militano in questa frangia estrema i noti Piergiorgio Odifreddi e Paolo Flores D’Arcais. Il livello -come già si è capito- è dunque molto basso. PZ Myers è un buon evoluzionista, conosciuto però per essere una persona aggressiva contro i credenti e poco tollerante. Si definisce anche “pro-choice”, e afferma: «io sono anche disposto a dire che sono pro-aborto, e vorrei incoraggiare più persone ad abortire».
Tanti scienziati evoluzionisti, cattolici e cristiani, amano confutare le teorie degli atei fondamentalisti, approfittando per evidenziare l’ottimo rapporto tra fede e scienza, come d’altra parte -dicono i sondaggi- è convinzione della maggioranza degli scienziati moderni. I più attivi e noti in questo dibattito sono il genetista cristiano Francis Collins e il biologo cattolico Kenneth Miller.
Molto più interessante è però sottolineare quanto i “New Atheist” siano criticati anche dai loro stessi “fratelli nella fede”, ovvero scienziati non credenti ma -tuttavia- rispettosi e realisti. Uno di essi è sicuramente David Sloan Wilson, biologo e docente presso la Binghamton University. In questi giorni ha infatti scritto un interessante articolo, prendendosela proprio con PZ Myers (il quale ha già subito il cosiddetto “fuoco nemico”, quando è stato nominato dagli atei americani “l’idiota della settimana”). Sloan Wilson sostiene che giustificare la miscredenza attraverso l’adesione all’evoluzione biologica -come fa PZ Myers- è un grande errore, ma «è altrettanto assurdo che Myers dica che l’impatto negativo della religione sul benessere umano si può capire soltanto aprendo gli occhi». A sentire i suoi ragionamenti -ha continuato il biologo- «vengono in mente i fondamentalisti religiosi e i demagoghi politici». Il mondo reale, ha troppe sfumature per essere ricondotto al bianco e al nero, non si può guardare all’11/09/01 e affermare che “la religione è un male per l’uomo”, come fanno noti esponenti laicisti. «Quando dico che Myers sta pensando come un fondamentalista e un demagogo», ha proseguito Sloan Wilson, «sto affermando un’ipotesi verificabile [...], tutto quello che dobbiamo fare è confrontare quel che Myers pensa e scrive in materia di evo-devo, con quello che pensa e scrive sul tema della religione», con il grande rischio di «offendere le persone sulla base di teorie e informazioni difettose. E’ richiesta l’umiltà, che è l’opposto della millanteria ideologica».
La critica è molto simile a quella che il biologo ha in passato rivolto anche a Richard Dawkins, spiegando che egli «non riesce a qualificarsi come evoluzionista proprio sui due argomenti per i quali è universalmente ben noto: la religione e la teoria del “gene egoista”». Dopo aver dimostrato perché, ha quindi concluso affermando che «Dawkins non è un evoluzionista, in parte perché non riesce a mantenersi entro certi limiti», cioè, «una persona non si qualifica come evoluzionista solo perché ha il dottorato di ricerca in evoluzione ed ha guadagnato una reputazione distinta studiando soggetti Y, X», ma dipende da cosa dice e in quale campo pretende avere un’opinione. Uno scienziato ha autorità soltanto in tematiche scientifiche e nel suo stretto campo di interesse, usare la propria laurea scientifica per invadere altri territori, compreso quello religioso, è roba da fondamentalisti.