Oggi finalmente abbiamo fatto l’albero di Natale. Io sono molto natalizia, soprattutto perché il rosso e l’oro sono due colori che mi donano molto. Secondo la tradizione avrei dovuto fare l’albero per Santa Lucia, ma per quel giorno il tecnico dell’albero non erad isponibile, quindi l’ho fatto oggi. E’ stata un’esperienza molto natalizia: il tecnico (un bel fusto: abbronzato, capello lungo, sedere tonico) è arrivato, ha portato albero, luci, balocchi e festoni e ha pensato lui a tutto. Io gli dicevo dove posizionare gli addobbi, mentre Gian ballava in pigiama saltellando per la casa (abbiamo messo un cd di musica natalizia). Per l’occasione io mi sono fatta la frenchr osso e oro e ho messo una coroncina di vischio tra i capelli. Ci siamo divertiti un mondo. Il tecnico mi ha anche fatto vedere come si fa ad accendere e spegnere le luci dell’albero, dovrei farcela anche da sola. Quest’anno ho messo le lampadine e non le candele come l’anno scorso. L’ho fatto per Gian: l’anno scorso si è spaventato tanto quando ha preso fuoco l’albero e ha incendiato tutto il salone. Però le candele sono molto più romantiche. Ma me l’ha detto anche il tecnico che sono meglio le lampadine. Gliene ho fatte mettere un po’ verdi e un po’ rosa fuxia. Gli addobbi invece sono viola e argento tutti cosparsi di Swarovski (su alcuni ho fatto applicare delle piume bianche per dare un tocco di classe in più). Verso metà mattinata poi ho mandato Pier a prendere tre triplette alla Grotta Mafalda e unabella bottiglia di Otello rosato, così abbiamo festeggiato il Natale in anticipo. E’ stata proprio una bella giornata. E non mi sono rovinata nemmeno un unghia!La Ludo è una tardona parmigiana. Ogni giovedì pomeriggio si intrufola in questo blog e scrive un post terapeutico come le ha consigliato lo psicologo di suo figlio. Si è separata l’anno scorso quando ha scoperto che il marito aveva una relazione col loro giardiniere russo, e con i soldi della separazione ha aperto un negozio di intimo in centro. Abita in centro, lavora in centro, e frequenta solo gente con i soldi.
Magazine Diario personale
Oggi finalmente abbiamo fatto l’albero di Natale. Io sono molto natalizia, soprattutto perché il rosso e l’oro sono due colori che mi donano molto. Secondo la tradizione avrei dovuto fare l’albero per Santa Lucia, ma per quel giorno il tecnico dell’albero non erad isponibile, quindi l’ho fatto oggi. E’ stata un’esperienza molto natalizia: il tecnico (un bel fusto: abbronzato, capello lungo, sedere tonico) è arrivato, ha portato albero, luci, balocchi e festoni e ha pensato lui a tutto. Io gli dicevo dove posizionare gli addobbi, mentre Gian ballava in pigiama saltellando per la casa (abbiamo messo un cd di musica natalizia). Per l’occasione io mi sono fatta la frenchr osso e oro e ho messo una coroncina di vischio tra i capelli. Ci siamo divertiti un mondo. Il tecnico mi ha anche fatto vedere come si fa ad accendere e spegnere le luci dell’albero, dovrei farcela anche da sola. Quest’anno ho messo le lampadine e non le candele come l’anno scorso. L’ho fatto per Gian: l’anno scorso si è spaventato tanto quando ha preso fuoco l’albero e ha incendiato tutto il salone. Però le candele sono molto più romantiche. Ma me l’ha detto anche il tecnico che sono meglio le lampadine. Gliene ho fatte mettere un po’ verdi e un po’ rosa fuxia. Gli addobbi invece sono viola e argento tutti cosparsi di Swarovski (su alcuni ho fatto applicare delle piume bianche per dare un tocco di classe in più). Verso metà mattinata poi ho mandato Pier a prendere tre triplette alla Grotta Mafalda e unabella bottiglia di Otello rosato, così abbiamo festeggiato il Natale in anticipo. E’ stata proprio una bella giornata. E non mi sono rovinata nemmeno un unghia!La Ludo è una tardona parmigiana. Ogni giovedì pomeriggio si intrufola in questo blog e scrive un post terapeutico come le ha consigliato lo psicologo di suo figlio. Si è separata l’anno scorso quando ha scoperto che il marito aveva una relazione col loro giardiniere russo, e con i soldi della separazione ha aperto un negozio di intimo in centro. Abita in centro, lavora in centro, e frequenta solo gente con i soldi.
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