Il Bocchino dei desideri

Creato il 24 agosto 2010 da Greg Petrelli

Fermo subito la vostra libido e vi avviso che parlerò dell'onorevole Bocchino, non di altro. Costui è la vittima sacrificale designata dagli scissionisti del clan dei finiani, per così dire. Si immola cotidie in dichiarazioni al fulmicotone (che cazzo vuol dire non lo so, ma ha un bel suono), scongiuri, spergiuri e linguacce. Quel Bocchino dall'occhio malandrino ne sa una più del diavolo, e se Fini vincerà la scommessa avrà un posto a vita come vicequalcosa, o magari un ambito posto in Rai. Difficile che vinca la scommessa, ma non è del tutto impazzito il Gianfranco nazionale o meglio Nazionalista: sa che il tempo per mr. B. è agli sgoccioli, e se non avesse agito nell'estate le conseguenze nefande cui va incontro berlusconi sarebbero toccate anche a quel nuovo partito dal nome ridicolo (FLI), ancora più ridicolo delle API di Rutelli. Quest' ultimo è già ridicolo di per se, quindi non sparerò sulla croce rossa e lo lascerò per strada, proprio qui accanto, a dirigere il traffico sul mio blog. Compito gramo ma molto soddisfacente: non c'è poi molto da fare.Bocchino, dicevo. L'altro giorno viene fuori con l'ipotesi di un governo che comprenda Finiani, UDC, Lega e parte dei Democratici dissidenti .Breve parentesi: se ci fossero dei "Democratici" pronti a entrare al governo con il Caimano poichè delusi dal proprio partito... beh, gli elettori che strenuamente in tutti questi anni hanno tenuto la tessera del PD possono stracciarla e gambizzare i propri paladini, malandrini anche loro.Riprendiamo il discorso dell' On. finiano... dove vuole arrivare? A chi servirebbe un governo non tecnico e che comprenda ancora Berlusconi? La cosa è passata via in un secondo, una dichiarazione fatta tra amici al bar, o forse aveva bevuto troppo champagne, sta di fatto che io un sospetto ce l'ho. E grosso. L'arma dei finiani per tenere Berlusconi in pugno è la sua evidente necessità di non andare a elezioni dopo dicembre. Il 14 dicembre la consulta potrebbe infatti bocciare la legge sul legittimo impedimento, e questo significherebbe processo Mills, senza se e senza ma. I tempi tecnici per imbastire le elezioni a Novembre e Dicembre non ci sono, e questo lo sa bene anche la Lega, che sta dando adito a un vero e proprio exploit di violenza da cortile contro gli ex-amici dell' UDC. Bossi prende tempo insultando Casini ma non evita il problema, e lo sa. Se questa fosse la fine dello Psiconano anche la Lega potrebbe subire un tracollo, e questo Bossi lo sa bene. E lo sanno i finiani e i centristi. Lo sa anche la Sicilia, che da anni è in mano ai mafiosi, questa volta colorata di azzurro, ma un azzurro un po sbiadito, giacchè Lombardo, governatore della Sicilia in quota MPA ha già messo in atto da tempo la secessione dell'isola dal partito centrale. Se Atene piange Sparta non ride. Anzi si, ma quale Sparta? Quale potrebbe essere una posizione alternativa alla crisi sistemica che sta investendo il parlamento, il governo e le istituzioni? Nessuna, perchè gli organi di governo del paese sono ancora imbevuti nella tangentopoli in cui il sistema italia versa da anni. 

Vista aerea di una possibile soluzione


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