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Il booktrailer del mio ebook “La voce del sentimento” e una lunga recensione

Creato il 09 ottobre 2014 da Evelynstorm

Intanto che sto ultimando l’editing di altri 2 libri, grazie a Deborah Fasola è visibile su YouTube il booktrailer del mio libro “La voce del sentimento”. Lo inserisco qui. E a seguire la lunga recensione di Carlo Menzinger.

http://carlomenzinger.wordpress.com/2014/10/08/quattro-storie-damore/

Ho conosciuto Evelyn Storm quando ha partecipato, come illustratrice alla “gallery novel” “Jacopo Flammer nella terra dei suricati”. Quando ho scoperto che questa ragazza, oltre a disegnare, aveva anche scritto un libro, incuriosito dalla sua versatilità, ho voluto leggerlo.

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Evelyn Storm nel volume intitolato “La voce del sentimento”, tramite quattro racconti lunghi, quasi con il respiro del romanzo breve, ci parla dell’amore sentimentale.

Il primo (“Ricominciare”) è una bella storia sui sensi di colpa. Una storia ambientata ai giorni nostri, prevalentemente in un bosco, luogo che trasporta la narrazione in una dimensione atemporale, in cui quello che conta non è il contesto ma, soprattutto, le emozioni dei personaggi, innanzitutto la protagonista che vediamo prima bambina alle prese con il senso di colpa per la morte del proprio gatto, quando comincia a stringere la sua amicizia con l’amato Roberto. La ritroveremo poi, anni dopo, sempre con Roberto durante un incidente nel bosco, che sarà causa per la ragazza di assai maggiori sensi di colpa. Questi affliggono anche un altro Roberto, del tutto uguale al primo, fino al punto di spingerlo a rivelarsi alla giovane, tre anni dopo, nel solito bosco. Chi è questo secondo Roberto? Stesso nome, stessa età, stesso aspetto, stesso profumo. È il primo Roberto morto nel bosco che ritorna? È un “regalo” del primo Roberto alla sua amata, come lei vorrebbe credere? È un pazzo psicotico che intende perseguitarla? È un nuovo amore che nasce dai sensi di colpa per superarli? È una proiezione di una memoria impazzita? Una metafora? Questa figura enigmatica, figlia del senso di colpa, penso, valga la lettura dell’intero volume e ci fa sperare in altre sorprese soprannaturali.

Non stupisce, dunque, che la seconda storia (“Patto di sangue”) narri di vampiri, demoni, streghe, fate, in una vicenda che inizia nel medioevo e si prolunga fino ai giorni nostri. Più che dalle parti del romanzo gotico alla Lord Byron, Polidori, Stoker, Le Fanu, Mistrali o magari della Rice siamo nel territorio delle avventure amorose dei vampiri della Meyer, nuovo filone romantico rosso sangue che da qualche anno imperversa e in cui le creature della notte non sono più apportatrici di orrore e angoscia come nel XIX secolo, ma amanti sanguinari e pericolosi. Qui non appare centrale l’amore di una mortale con un vampiro alla McCullen, ma quello di una vampira con un demone e ci si stupisce di vedere le prodezze di due amanti tanto immortali e feroci, consumarsi, dopo un classico corteggiamento, tra domestiche doccia e camera da letto, anziché su letti di lava infuocata o nel ribollir sulfureo di qualche solfatara, segno di una sempre crescente umanizzazione di queste creature la cui evoluzione letteraria ha ormai reso non più tanto oscure.

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Il terzo racconto (“Destini incrociati”) narra di un ragazzino, considerato un po’ effeminato, che si dibatte tra i suoi due grandi desideri: diventare un ballerino hip-hop e trovare l’anima gemella. Riuscirà a esaudire il secondo, grazie a una splendida ragazza russa che, solo per un attimo vedremo vacillare lasciandosi sfuggire una frase da pazza, che già ci fa immaginare il protagonista vittima di sue follie future, ma il ragazzino sorriderà, considerando questa piccola pazzia un segno di “umanità” della ragazza e in breve la storia scivolerà verso un inatteso lieto fine, seppure aperto verso un futuro che, si spera, potrebbe mostrarsi incerto. Attendiamo speranzosi un sequel dagli sviluppi horror!

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Il quarto racconto (“Amore, desiderio e… ghiaccio”) ci mostra una ragazzetta che viene aiutata nel corso di una lite con il fidanzato, di cui vorrebbe liberarsi, da un tipo prestante e dai suoi cinque amici. Il moderno cavaliere dall’armatura scintillante (metaforicamente parlando) ne catturerà subito il cuore, nonostante un atteggiamento un po’ tracotante, di uno che sembra guardare il mondo dall’alto e con i suoi suggerimenti sembra quasi la leggendaria Maria Antonietta che consigliava al popolo senza pane di mangiare brioches. Eppure, questa figura comparsa dal nulla, si rivelerà per la ragazza l’amore della sua vita, oltre che, come lei, un amante del pattinaggio su ghiaccio. Sarà tramite un travestimento (guarda caso vampiresco) che riuscirà a rapirle il cuore.
Insomma, quattro storie che ci parlano della nascita dell’amore, un amore spesso adolescenziale (anche quando riguarda esseri immortali con centinaia d’anni alle spalle, ma aspetto da ragazzini), quattro storie che ci fanno credere, almeno per il tempo della lettura, che l’amore tra un ragazzo e una ragazza sia la cosa più importante del mondo.
“Ricominciare” è, secondo me, il migliore in assoluto e avrebbe meritato di diventare un romanzo autonomo e spero che questo possa ancora essere fatto.
Peccato poi per il titolo della raccolta, che sembra più quello di una silloge di poesie e che, mi pare, si memorizza male. Avrei preferito qualcosa di più incisivo.



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