Si è mai in età troppo avanzata per scendere in piazza a manifestare la propria volontà? Il buon senso suggerirebbe di no, eppure, è quello che succede ai protagonisti di “Eco di Guerre lontane”, il romanzo firmato da Jean Claude Riviere per Wiki-Racconti.com.
Voltandosi indietro ci si accorge, oggi, come il “Boom” fu soltanto un illusione fondata sul debito, sul consumismo ad oltranza mutuato dall’America sempre più vicina. Ma noi non siamo mai stati l’America e ben presto l’economia italiana si trovò a dover fronteggiare una crisi che si avviava verso l’inflazione, la diminuzione della produttività.
Nel frattempo anche il mondo stava vivendo un momento di continue tensioni. Dopo J.F.Kennedy, suo fratello Robert e Martin Luther King vennero assassinati, mentre era scoppiata la guerra nel Vietnam che si rivelerà disastrosa per gli USA. E in Francia si parlava di una nuova Rivoluzione con Parigi sconvolta dalle barricate. Questa volta erano gli studenti a scendere in Piazza e i loro fermenti si propagarono in tutte le università e le scuole del Mondo, e in particolare in Italia. E il Maggio francese verrà successivamente indicato come data di inizio di quella protesta giovanile che ha contribuito al rinnovamento di tante società nazionali.
Se anche Andrea, Leonardo e Vittorio – o, meglio, quella parte di società che Jean Claude Riviere intende rappresentare attraverso i suoi personaggi – fossero stati compartecipi di questo cambiamento, piuttosto che rimanersene alla finestra, forse al miracolo economico si sarebbe affiancato un adeguato e necessario miglioramento sociale e amministrativo. Le conseguenze, a volte drammatiche, saranno più evidenti nel decennio successivo.
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