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Il borgo di Nonverità

Da Fiaba

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La fiaba

Lunedì 24 Marzo 2014 23:20 Scritto da Alessandro Gioia

borgo-nonverita
Nel borgo di Nonverità c'erano due case, sette condomini e un baccalà,
più due caprette, otto asini e i Clown dai nasi rossi che dicevano piangendo: " Tra là là."
Se glielo si ricordava: " Noooooo, noi ridiamo, non lo vedi! Il pianto? Abbiamo tagliato appena le cipolle!"
" Ma che bella città, quanti cittadini siamo, guarda, parlano di noi nel gran mondo!"
Ma non era vero, lo credevano solo loro, e a tutto tondo.

A chi aveva per uno strano caso un bernoccolo in testa i nonveritatesi dicevano:
" Ma che bella abbronzatura, beato te che vai al mare!"
"Hai ragione, io son contento, guarda, è un'abbronzatura tutta in fronte,
mi riposo sulla spiaggia sempre nello stesso posto, ed è assai importante, sempre lo stesso raggio di sole."
Non diceva quel buon uomo che era caduto su di un ferro perché lavorava in una vecchia ferramenta ad ore.

Ma erano felici! Beati loro. Lì ogni macchina sgangherata: " Nooooooooo, è d'oro!"
Che felicità, chi non mangiava da giorni che briciole di pane...e mezzo bicchier d'acqua o un po' di meno:
" Che gioia, come è buono questo caviale assai ricercato, e poi questo gran vino, sapete, è del Trasimeno!"

A chi dormiva, per sua sfortuna, fuori in un cartone, chissà, presso la stazione:
" Ma che bella villa, tutta decorata, preparata, è di gusto!"
Ma chi riposava in quel cartone forse attendeva il treno per andare non so dove.
" Non raccontatemi le vostre illusioni, io c'ho la barba e vivo da anni sempre qui, e da una vita."
" Ma signore non vada via, noi viviamo così bene, e le bugie non si nominano mai,
le subisce solo chi passa mille guai, i nonveritatesi sono i maghi della solidarietà di facciata,
e poi tutti a tuffarsi nei gamberoni, aragoste e tartine ricamate a maionese, insomma, scorpacciate!"

Quell'uomo ha lasciato la sua villa, e il cartone è già occupato, e tutti contenti come sempre.
" Ma questo cartone è ancor più grande, sarà un signore assai più ricco, e qualche sera tutti a festeggiare, così, per una rimpatriata!"
I nonveritatesi vivevano così, ed erano felici, a chi era magro: "Colpa tua, mangi solo alici!"
Un giorno uno disse un terzo di verità, nemmeno mezza, fu cacciato via, e non ritornò mai più.

Qualcuno lo ha visto in un'altra terra a preparare, per campare, settemila vere tagliatelle, e per verità, un ragù.
Chi dice la verità non è ben accetto in quel mondo, se avete ben capito: " I bambini solo dicono la verità, infatti sono gli unici che fanno ancora il girotondo, quando i nonveritatesi lo permettono."


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