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Il borsino di Sepang

Da Carlo69 @F1Raceit

Sepang, 24 marzo 2013. Il Gran Premio della Malesia, dopo un inizio bagnato ed una gara tattica sull’asciutto, vede la doppietta della Red Bull, seguite dalle due Mercedes. Delusione in Ferrari, fuori subito con Alonso, mai in gara per le posizioni che contano con Massa. La Lotus esce ridimensionata dalla gara di Sepang. In tutto questo tensione tra i piloti Red Bull e Mercedes.

Analizziamo alcuni dei protagonisti della gara malese.

In salita

Mark Webber. Finalmente un’ottima partenza, con una buona strategia di gara nei pit stop, condita da un ritmo gara sempre veloce. Viene passato dopo l’ultimo cambio gomme con un attacco duro da Sebastian Vettel, che fa arrabbiare lui e il muretto. L’australiano dimostra di saper reggere il confronto con il compagno di squadra. Alla fine alza il piede, in maniera saggia. Un buon secondo posto con qualche ruggine finale.

Sebastian Vettel. Giro incredibile in prova che gli vale la pole position. Scatta in testa e poi azzarda con un giro di anticipo il cambio gomme, retrocedendo di una posizione, con una scelta rischiosa non necessaria per un pilota in testa alla gara. Per più di metà gara sta dietro Webber, poi dopo l’ultimo pit stop lo attacca in maniera incredibile, con un sorpasso al limite sfiorando il muretto box. Dubbio comportamento per alcuni. Fame di vittoria per altri. I campioni difficilmente sono simpatici. Porta a casa una vittoria importante nella gara di Sepang.

Lewis Hamilton. Primo podio con la Mercedes. Prova ad insidiare le Red Bull, poi alla fine deve tenere un ritmo gara che gli consente di arrivare al traguardo pressato dal compagno Rosberg. Il primo pit stop ha dell’incredibile. Sbaglia box ed entra in quello McLaren. Il passato certo non si dimentica in fretta. Strappa un sorriso in una gara tirata. Alla fine rallenta per un eccessivo consumo di carburante.

Nico Hulkenberg. Prima partenza con la Sauber per Nico. Ottimo il suo start, poi lotta, ai limiti della correttezza, con Raikkonen. Alla fine deve cedere, ma porta a casa un ottavo posto strappato con le unghie e con i denti. Una buona gara per un talento che trova sempre il modo di esprimersi con condizioni al limite.

Jenson Button. Avrebbe potuto chiudere a ridosso dei primi quattro con una condotta di gara saggia, con un fermata ai box in meno rispetto agli avversari, ma l’ultima fermata ai box rovina tutto per una ruota non fissata a dovere. Gara intelligente per l’inglese, che dimostra ancora una volta le sue doti strategiche e la sua capacità di gestire le gomme.

Jean-Eric Vergne. Porta a punti la Toro Rosso con una gara senza acuti ma anche senza errori. E per la scuderia di Faenza, un punto in questa fase è oro colato.

In discesa

Fernando Alonso. Buona partenza ma alla seconda curva tampona Vettel e ci lascia l’ala anteriore. Prova a continuare per cercare di arrivare fino al cambio gomme, ma l’azzardo non paga. Finisce fuori ad inizio secondo giro, perdendo l’ala in pieno rettilineo e finendo fuori. Un rischio per sé e per gli altri. Un rischio eccessivo e un po’ di sfortuna, in una gara che non sappiamo quanto poteva essere proficua. I zero punti in classifica pesano. La sensazione diffusa è che l’asturiano stia vivendo un momento non tra i più felici.

Nico Rosberg. Fa sapere in mondovisione di non gradire troppo gi ordini di scuderia. Ma invece di lamentarsi avrebbe potuto attaccare Vettel durante il gioco dei pit stop e superare Hamilton in pista. Il tedesco è veloce. A Sepang lo ha ulteriormente dimostrato. Rischia però di ritagliarsi da solo un ruolo da seconda guida.

Kimi Raikkonen. Dopo la retrocessione di tre posizioni, parte male e perde ulteriori posizioni. Nel tentativo di rimontare fa un paio di errori che lo fanno scivolare indietro. Ingaggia un bel duello con Hulkenberg che lo vede sopravanzare il tedesco. Alla fine è sesto, ma dal fine settimana di Sepang, la Lotus ed il finlandese si aspettavano ben altro.

Pastor Maldonado. La Williams è in difficoltà, ed il venezuelano non riesce a tirare fuori niente di buono. Rompe prima l’ala uscendo di pista e poi si ritira. Un week end da dimenticare.

 


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