Alcune recenti dichiarazioni rilasciate nel corso del processo di Santa Maria Capua Vetere dal super boss Antonio Iovine, gettano nuove ed inquietanti ombre sui rapporti esistenti tra criminalità organizzata e politica. «So benissimo di quali delitti mi sono macchiato, ma posso spiegare un sistema in cui la camorra non è l’unica responsabile», spiega Iovine.
A parlare anche Mario Iovine che in uno dei verbali depositati spiega come funzionavano solitamente le gare d’appalto truccate. Stando alle dichiarazioni del pentito, tra politica e camorra vigeva un vero e proprio accordo non scritto: «C’erano soldi per tutti, in un sistema che era completamente corrotto, in questo ambito si deve considerare anche la parte politica ed i sindaci dei comuni che avevano intesse a favorire essi stessi alcuni imprenditori in rapporto con il clan per aver vantaggi durante le campagne elettorali, in termini di voti e finanziamenti. Devo specificare che non aveva alcuna differenza il colore politico del sindaco».
Toccherà adesso ai magistrati scoprire quanto siano vere le precisazioni dei pentiti e quali siano gli eventuali politici coinvolti negli illeciti.