Questo più che un Papa mi sembra un parroco per come parla e si comporta.
Frasi semplici, sorrisi, spesso circondato da bambini (lasciate che i pargoli vengano a me). Ma ci sono cose che mi lasciano perplessa e mi indispettiscono.
Quel suo continuo appellarsi alla solidarietà verso i poveri clandestini … ops… migranti che per riconoscenza per essere stati salvati dall’annegamento bruciano e distruggono i centri di accoglienza e boicottano i cibi preparati per loro.
Se non si trovano bene qui in Italia se ne ritornino nei paesi d’origine e se in queste nazioni si sentono perseguitati che combattano per raggiungere la libertà, per quanto le esperienze negli altri paesi non lascino sperare bene.
Nemmeno una parola per ricordare a questa gente che ci debbono un minimo di riconoscenza e che non possiamo accogliere indistintamente tutti concedendo loro una casa e del lavoro quando manca anche per la nostra gente che ha faticato per ottenere quanto essi, molto spesso con arroganza, pretendono.
Nemmeno una parola sui cristiani martirizzati nei paesi mussulmani tanto da essere drasticamente scesi di numero.
Nemmeno una parola nemmeno sui poveri cristi che si sono suicidati per ragioni economiche.
Chissà se anche nel regno dei cieli ci sono cittadini di serie A e di serie B?