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Il caffè in gravidanza non nuoce all’intelligenza del piccolo

Creato il 27 novembre 2015 da Conservazionecordoneombelicale @SorgenteSalute

Secondo un recente studio scientifico americano, non vi è alcun rischio per il feto nel consumo da parte di una donna in gravidanza di due tazzine di caffè al giorno.

Conservazione cordone ombelicale - GuidaDi: Redazione

Un modesto consumo di caffè (massimo due tazzine al giorno) nei nove mesi di gravidanza non nuoce al quoziente intellettivo del piccolo e non provoca un incremento del rischio che possa avere problemi comportamentali. Lo conferma nuovamente uno studio realizzato dal Nationwide Children’s Hospital, i cui risultati sono stati resi noti sulla rivista scientifica “American Journal of Epidemiology”.

I ricercatori americani hanno preso in esame i dati di un campione di 2197 donne incinte, che hanno deciso di partecipare al Collaborative Perinatal Project, un progetto realizzato negli Statu Uniti nel periodo tra il 1959 e il 1974.

Secondo gli studiosi, in quei quindici anni il consumo di caffè in gravidanza era ancora maggiore di quanto non lo sia oggigiorno, anche perché le future mamme non si preoccupavano per gli eventuali danni che poteva causare la caffeina sulla salute del feto. Ci si è quindi concentrati su un campione che in media assumeva più caffeina delle mamme moderne.

In particolare, è stata studiata la paraxantina, metabolita della caffeina, confrontando i livelli riscontrati nel quoziente intellettivo dei bimbi a quattro e sette anni di età. Si è giunti alla conclusione che esistono connessioni tra  la presenza di caffeina nell’utero e il comportamento dei bambini in quegli anni. Questa ricerca riprende i risultati di un precedente studio, in cui era stato dimostrato che non esiste legame tra il consumo di caffeina in gravidanza e l’obesità dei piccoli.

Fonte: ANSA


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