PERSONAGGI (Torino). Sembra ieri, eppure sono passati 24 anni. Una notizia nel giornale radio del mattino a raggelare, Gaetano Scirea, 36 anni, da bandiera della Juventus a collaboratore del grande amico Dino Zoff sulla panchina dei bianconeri, era stato portato via da un incidente stradale su una lontana strada polacca. E l’amico di famiglia Zoff ricorda “Tornavamo da Verona in pullman, la Juve aveva vinto 4-1, il casellante disse che era successo qualcosa a Scirea, io risposi è impossibile, a quest’ora sarà già a casa che dorme” e poi la tremenda verità nell’antistadio del Comunale, un calcio alla fiancata del pullmann.
Un patrimonio tecnico e umano del calcio italiano, Gaetano Scirea. Mai una parola fuori posto, mai una polemica, mai un gesto antisportivo. Cresciuto nell’Atalanta, arriva a Torino a 24 anni. Quattordici anni di Juventus. Una scelta di vita, quando ancora si usavano le parole con il loro vero valore. Ha vinto tutto: sette scudetti, due Coppe Italia, Supercoppa, Coppa Intercontinentale, Coppa dei Campioni, Coppa Uefa e Coppa delle Coppe, senza dimenticare il Mundial spagnolo.
Per chi lo ha conosciuto, per chi lo ha visto giocare, per chi ne ha solo sentito parlare, un video che la Juventus produsse lo scorso anno Riscopriamo Gaetano Scirea attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto meglio: il Presidente Boniperti, i compagni, gli avversari di un fuoriclasse straordinario.
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