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Il calcio si è fermato a Eboli

Creato il 11 gennaio 2012 da Vivalafifa @WlaFifa

Secondo Carlo Levi, Cristo si era fermato a Eboli, nella profonda provincia campana. Lo stesso luogo in cui domenica scorsa si è fermata, per l’ennesima vota, la decenza nel calcio. Bilanci in rosso, partite forse truccate e dulcis in fundo giocatori presi a sprangate dopo una sconfitta.

Il calcio si è fermato a Eboli

Un'immagine dell'Ebolitana

L’Ebolitana gioca nel giorne B di Seconda Divisione, la vecchia cara Serie C2. A livello societario la squadra campana non sta vivendo un momento felice. Colpita da una grossa crisi economica, la società sta registrando la fuga in massa di molti giocatori. Solo pochi giorni fa, prima delle vacanze di Natale, se ne sono andati Izzo, Esposito, Gerolino, Gaveglia, Palumbo, Pignatta e Servi. Senza che venissero rimpiazzati. E poi ci sono alcune partite ‘strane’ che hanno messo l’Ebolitana al centro di numerose chiacchiere.

Domenica scorsa la squadra di mister Giacomarro le ha buscate per 6-1 dai toscani del Gavorrano. I tifosi, già innervositi dalla situazione societaria, hanno pensato bene di esprimere  il proprio dissenso. Così ieri, verso le 15, un gruppo di persone è entrato senza bussare nello spogliatoio dello stadio di Eboli, dove giocatori e staff erano in riunione. Armati di sassi e spranghe, hanno colpito tutto ciò che capitava loro a tiro. I primi ad essere colpiti sono stati il centrocampista Elio Nigro e il preparatore dei portieri Domenico Corcione. Colella e Bertolino hanno perso i sensi.

I giocatori sono fuggiti nei bagni, mentre i teppisti incappucciati sfsciavano tutto, dalle porte della sala stampa all’arredamento. A un altro giocatore, Longo, sono stati rubati cellulare e carta di credito. L’arrivo dei carabinieri ha riportato ordine. Qualche ora dopo, l’allenatore e alcuni giocatori si sono presentati in caserma per sporgere denuncia contro ignoti. E nel frattempo, si dichiarano pronti a lasciare Eboli. Gli stipendi non vengono pagati da mesi e ieri il presidente Armando Cicalese ha consegnato la società al Comune di Eboli, con la speranza di trovaree un nuovo imprenditore in cambio di una fideiussione di 300 mila euro. Una doppia beffa per una città che da anni sogna il grande calcio.

Ma quello dell’Ebolitana è solo l’ultimo caso. Foggia, domenica 16 ottobre 2011. Dopo la sconfitta con la Reggiana, il presidente Pasquale Casillo viene aggredito sotto casa da alcuni ultras. Passano, pochi giorni e il 29 ottobre la Sampdoria, dopo la sconfitta rimediata a Nocera, viene aggredita all’aeroporto. Due giocatori, Rispoli e Laczko, si beccano un pugno. L’1 novembre il portiere del Barletta, Sicignano, riceve uno schiaffo dai ‘tifosi’ finito l’allenamento, a causa della sconfitta contro il Feralpi. E potremmo andare avanti per delle ore, ma per ora ci fermiamo qui. Che tristezza.

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