Primo appuntamento con il tabellone invernale del mercato di Serie A costruito tenendo in considerazione costo del cartellino, stipendi e ammortamenti di ogni calciatore.
L'aggiornamento della sessione estiva
Ci eravamo lasciati tre mesi e mezzo fa con dei dati relativi alla conclusione del mercato estivo, ma la pubblicazione di alcuni bilanci ha permesso di ottimizzare ancor di più alcuni movimenti di mercato e quindi in questo primo appuntamento, prima di andare a vedere quali sono i primi affari chiusi per la sessione invernale in attesa dell'apertura ufficiale delle contrattazioni prevista per il 4 gennaio, vediamo quali sono le variazioni apportate al tabellone del mercato estivo riproponendo il tabellone riepilogativo e le tabelle relative alle squadre sulle quali si è intervenuto apportando dei cambiamenti (Bologna, Inter, Juventus, Lazio, Roma, Udinese).
Ricordiamo che normalmente le squadre di Serie A dovrebbero chiudere il proprio bilancio sulla base della stagione sportiva (quindi dal 1° luglio al 30 giugno) ma in Serie A ve ne sono alcune ( Atalanta, Genoa, Fiorentina, Milan, Sampdoria, Sassuolo e Torino) che invece hanno l'esercizio coincidente con l'anno solare.
La conseguenza è che per questi club gli impatti del calciomercato sono sfalsati rispetto alla norma, in quanto tengono conto di due sessioni appartenenti a stagioni diverse (ad esempio, il 2015 deriverà dalla somma di sessione invernale della stagione 2014/15 e sessione estiva della stagione 2015/16).
Al di là di qualche cambiamento di impatto minimo sui conti, le maggiori differenze le possiamo vedere nei numeri relativi a Inter, Juventus e Roma.
I nerazzurri hanno incassato meno soldi del previsto dalle cessioni di Kovacic e Shaqiri diminuendo così il loro attivo di mercato a 29,3 milioni, una cifra vicinissima a quei 30 milioni che in estate avevamo indicato come l'obiettivo da avvicinare per puntare a raggiungere le richieste dell'Uefa per i parametri del Fair Play Finanziario. Inoltre si può notare come ci sia equilibrio praticamente perfetto fra soldi spesi e incassati (riferendosi ai soli costi dei cartellini) che era un altro vincolo al quale i dirigenti interisti dovevano fare attenzione. A inizio settembre avevamo applaudito Ausilio per il difficile puzzle che era riuscito a completare e i risultati sul campo premiano fino a questo momento ancor di più il suo lavoro.
Per quanto riguarda la Juventus qualche ottimizzazione sulle plusvalenze ottenute dalla cessione di alcuni giocatori porta a diminuire di circa tre milioni l'attivo finale.
In merito alla Roma, invece, analizzando i documenti ufficiali si può concludere che Dzeko e Salah sono in pratica già stati riscattati nelle prime giornate di campionato e quindi è stato inserito il loro costo totale e non quello relativo al prestito. Inoltre è stata computata in modo diverso la plusvalenza di Bertolacci. Queste e altre piccole variazioni hanno peggiorato il saldo finale di circa 4 milioni.
La sessione invernale 2015/16
Chiusa la parentesi mercato estivo 2015, passiamo al mercato invernale 2016. A differenza di quanto accaduto per il mercato estivo, in quello invernale sono le squadre che hanno bilancio su stagione sportiva ( luglio-giugno) ad avere due righe in più in fondo alle rispettive tabelle, nelle quali viene ricordardato il saldo del bilancio estivo e indicato il bilancio totale (somma del mercato estivo più quello invernale). Un dato che fornisce indicazioni utili in ottica di bilancio finale. D'altro canto le squadre con bilancio su anno solare ( gennaio-dicembre) hanno da poco iniziato il loro nuovo "anno economico" e quindi il conteggio relativo alle voci "costi totali" e "bilancio" riparte da zero.
Il mercato si è ufficialmente aperto lunedì e qualche colpo interessante in entrata e in uscita è già stato messo a segno. Notiamo subito l'avanzamento del Milan in prima posizione nella classifica delle squadre più in perdita a livello di bilancio, ma il deficit è tutto sommato limitato e in buona parte causato dagli effetti del mercato estivo, aumentati dal peso dell'ingaggio di Boateng. I rossoneri non hanno ancora trovato soluzione i casi legati a El Shaarawy e Cerci. Il "Faraone" è bloccato a Monaco da una situazione causata dalle particolari clausole dell'accordo estivo con il Milan: alla venticinquesima presenza sarebbe scattato l'obbligo di riscatto a 13 milioni, il ragazzo ne ha fatte 24 e i monegaschi hanno fatto sapere che non hanno più intenzione di farlo giocare per non essere costretti a comprarlo. Difficile trovare una soluzione che accontenti il Monaco, che se ne libererebbe volentieri per non pagargli l'ingaggio, il Milan, che lo vorrebbe sistemare in un'altra squadra più propensa a riscattarlo a fine stagione, e il giocatore che vorrebbe disputare un po' di partite in vista degli Europei ma che non vuole rimetterci i soldi dello stipendio. Ed è proprio qui il nodo più spinoso, visto che il favorevole regime fiscale del Principato gli ha permesso di incassare un ingaggio netto importante che non vorrebbe diminuirsi in caso di trasferimento, richiesta che ha per ora provocato un fuggi fuggi generale delle varie società interessate. Per il momento le due romane parrebbero avere qualche chance in più delle altre ma lo scenario è in continua evoluzione. Per Cerci dipende tutto dalla volontà del giocatore: quella del Milan è chiara e spinge per il trasferimento in prestito ad altro team (anche se c'è da registrare una posizione al momento non favorevole dell' Atletico Madrid,proprietario del cartellino, su questo punto), vedremo se il giocatore accetterà una delle proposte sul tavolo e se, nel caso, gli spagnoli non porranno il veto all'operazione. Il Milan ha già un accordo con il Genoa, ma lui potrebbe preferire un ritorno alla Roma.
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