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Il Cammino di Santiago

Creato il 07 aprile 2014 da Elena Zappi

Daniele ci racconta il suo Cammino di Santiago.

Il Cammino di Santiago è uno di quei viaggi che resteranno nel cuore per sempre. Per chi non ha mai assaporato il piacere di viaggiare da solo, direi che potrebbe essere il modo migliore per iniziare!

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La via francese, la più popolare, inizia a Saint Jean Pied de Port, ai piedi dai Pirenei, e percorre successivamente tutte le regioni centrali della Spagna passando attraverso i territori della Navarra, della Rioja, dell’immensa regione della Castilla y Leon e terminando in Galicia.

Il Cammino di Santiago

Perché percorrere il cammino di Santiago?

Innanzitutto perché la Spagna centrale offre degli scenari paesaggistici bellissimi, si ha la possibilità di conoscere persone da tutto il mondo che fanno il Cammino per i più svariati motivi, si conosce una Spagna decisamente diversa dai canonici luoghi turistici della Catalogna o delle isole Baleari.

Budget?

Il budget medio giornaliero di chi lo percorre a piedi è mediamente di 30€; per chi viaggia in bicicletta è un po’ più alto a causa dei costi di gestione del mezzo stesso (lungo il Cammino sarà molto facile trovare officine dove far riparare la propria bicicletta).

Alloggio?

Sono presenti diversi tipi di sistemazione: albergue, hostel e alberghi donativi (sopravvivono grazie alle donazioni).

Come hai affrontato il tuo “Cammino” ?

Il mio Cammino è stato fatto in bicicletta, 12 giorni, 850km circa, senza alcuna preparazione atletica ma con un desiderio immenso di riuscire a portare a termine questo viaggio che, terminato in Portogallo, a Lisbona, dopo circa 1500km di pedalate.

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Qual’è stato il punto più difficile?

Per coloro che decidono di affrontare il Cammino a piedi, la parte più difficile è  quella compresa tra Burgos e Leon poiché, trovandosi nel bel mezzo delle mesetas spagnole, le distanze tra un paese e l’altro si dilatano rispetto al normale e il maggiore problema sono le riserve d’acqua.

Personalmente, avendo percorso il Cammino in bicicletta, i momenti più difficili sono stati sicuramente le tappe di montagna.

Cosa ti è piaciuti di più?

Il rapporto che si instaura tra sconosciuti! Una volta immersi nell’atmosfera del Cammino, non ci sono distinzioni di sesso, di razze, di nazionalità, bensì si intuisce una fratellanza che non ha eguali al mondo: il pellegrino, o viaggiatore, pur essendo da solo, ha la consapevolezza che tutte le persone che troverà lungo il cammino saranno sempre pronte a condividere anche un pezzo di pane, un bicchiere d’acqua, un aiuto psicologico e a volte, quando necessario, anche fisico.

“Lo consiglio a chiunque abbia voglia di una forte esperienza, sia psicologica che fisica! Condividerai un viaggio con degli estranei che si traformeranno in amici di un esperienza indelebile della propria vita!”

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