Camminare stanca, è vero. Ma il Cammino di Santiago è una delle esperienze più belle e spirituali che una persona possa fare nella propria vita. Io l’ho fatto varie volte. La prima, perché dovevo disintossicarmi da un momento un po’ intenso e le successive per puro piacere. Perché la sensazione che ti da il camminare è talmente bella, talmente piena che anche dopo averla fatta continuamente, per tanti giorni, vorresti continuarla ad libitum.
Il Camino de Santiago nasce come un pellegrinaggio per raggiungere la città di Santiago de Compostela, dove sono venerate le presunte reliquie dell’apostolo Santiago (che in Italiano è San Giacomo Maggiore). Nel Medioevo, la motivazione per intraprendere il Cammino era prettamente religiosa. Oggigiorno, le motivazioni sono tante: ci si diverte, si sta in forma, si crea un contatto unico con la natura circostante, si conosce gente nuova da tutto il mondo ma soprattutto ogni giorno è un’avventura.
Ci sono vari percorsi possibili: il più famoso è sicuramente il Cammino Francese. Il più antico è il Cammino Primitivo e quello più suggestivo perché meno frequentato e più immerso nel verde è il Cammino della Costa. Poi ci sono il Cammino de la Plata e il Cammino Portoghese.
Due sono i tipi di alloggio dove pernottare durante il Cammino: si può optare per una pensione o un piccolo hotel, ce ne sono anche nei paesi più piccolini; oppure dormire negli Alberghi del Pellegrino, strutture gestite da enti religiosi o laici che si occupano a titolo gratuito o con una piccola offerta del riposo del viandante. Arrivati in Galizia, tutta la rete di Alberghi della Xunta de Galicia ha un prezzo di 6 Euro a notte.
Prima di mettersi in viaggio bisogna richiedere la Credenziale del Pellegrino. Normalmente la si trova all‘Associazione del Pellegrino o alla Cattedrale della città da cui si comincia il cammino. Si tratta di un blocchetto di fogli che bisogna far timbrare in rifugi o chiese durante tutto il percorso per poi essere ammessi a dormire negli Alberghi del Pellegrino e ricevere, una volta arrivati a Santiago, la Compostela, il certificato che attesta il pellegrinaggio e che dona indulgenza fino alla data. Purtuttavia, se si riceve la Compostela durante l’Anno Santo, si ottiene l’indulgenza plenaria. Lo stesso accade se il 25 Luglio – il giorno di San Giacomo – cade di domenica..
Per ricevere la Compostela è necessario aver percorso almeno 100km a piedi o a cavallo e 200km in bicicletta e consegnare le Credenziali del Pellegrino nella Cattedrale di Santiago.Curiosità:A volte sulle pietre miliari si lasciano dei sassi che si raccolgono durante il Cammino, un po’ a simboleggiare il peso che ci si porta dietro e di cui ci si libera man mano che ci avviciniamo alla meta.
Il Cammino verso Santiago è indicato dalle conchiglie e da frecce gialle. Però attenzione! Fino al confine con la Galizia bisogna seguire la base piana della capa-santa mentre in territorio Gallego bisogna seguire la parte rotonda.
Anticamente i pellegrini arrivavano fino a Finisterre (98km da Santiago) che era considerata la fine del mondo, il punto più a Ovest che si potesse raggiungere e lì rispettivamente, si bagnavano nella spiaggia della Langosteira, bruciavano i propri vestiti, quelli con cui erano arrivati a Santiago e si fermavano a vedere il tramonto, che rappresentava la morte e resurrezione del sole.
Oggi è 25 di Luglio…ma non è Domenica. Per quelli che arrivano oggi nella mia bella Santiago, e come scriveva Antonio Machado e come cantava Joan Manuel Serrat
Caminante, son tus huellas Viandante, sono le tue orme
el camino y nada más; il cammino e nulla più;
Caminante, no hay camino, Viandante, non c’è sentiero
se hace camino al andar. il sentiero si fa camminando
Al andar se hace el camino, Camminando si percorre la strada
y al volver la vista atrás e volgendo la vista dietro
se ve la senda que nunca si vedono i passi su cui mai
se ha de volver a pisar. si deve ritornare
Caminante no hay camino Viandante, non c’è cammino
sino estelas en la mar. solo stelle nel mare.
Buon cammino,
Valigia Blu