Kalefeld è un villaggio tedesco della Bassa Sassonia, nei cui pressi, nel 2008, sono stati trovati i resti di un campo di battaglia di 1775 anni fa.
Nuovi ritrovamenti in un antico e ben conservato campo di battaglia nel nord della Germania non stanno solo riscrivendo la storia geo-politica, ma stanno anche rivelando i segreti del successo militare di Roma.
Fino a solo due anni fa, si riteneva che le truppe romane non fossero mai giunte nella Germania del nord dopo che tre legioni furono distrutte da tribù germaniche nella Battaglia di Teutoburgo nell'anno 9.
La scoperta che due secoli dopo, un esercito romano eseguì una spedizione punitiva nel cuore del territorio delle tribù, nel 235, ha cambiato tutto ciò, suggerendo che un imperatore-soldato, Massimino Trace, tentò seriamente di soggiogare il nord della Germania.
I resti della battaglia sono sparsi su di una collina boscosa, l'Harzhorn.
Uno scavo archeologico, questa estate, ha riportato 1800 artefatti. Un singolo punto della collina fu colpito da catapulte a torsione, una delle armi più avanzate dell'arsenale romano, e 70 proiettili anti-corazza di queste armi erano ancora sul terreno.
Le catapulte, montate su carri, avevano una gittata fino a 200 metri, dice Michael Moosbauer, un professore di archeologia. Le punte in ferro pesavano 200 grammi ciascuna.
La supremazia romana era in parte dovuta alla varietà di abilità presente nei suoi eserciti multietnici. Tra gli ausiliari che combatterono all'Harzhorn c'erano lanciatori di giavellotto dal Marocco e arcieri mediorientali.
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Punte di dardo e zoccolo di un mulo
(C. S. Fuchs, Niedersächsisches Landesamt für Denkmalspflege)
Post ispirato da «Battlefield of Kalefeld - in English», di Adrian Murdoch.