Il mese di marzo è stato davvero funesto per la musica country. Dopo Ferlin Husky e Ralph Mooney, di cui ho scritto qui nei giorni passati, mercoledì scorso è mancato anche Harley Allen (nella foto di Andrew H. Walker / Getty Images), sconfitto a soli 55 anni da un cancro ai polmoni. Allen era uno dei più quotati e prolifici autori di musica country di Nashville: nel corso della sua intensa carriera aveva firmato numerosi brani per i più famosi cantanti, inclusi Alan Jackson, Dierks Bentley, Gary Allan, Garth Brooks, Josh Turner, Daryle Singletary, Sammy Kershaw, Hal Ketchum, Joe Diffie, Mark Wills e altri ancora. Molti di voi avranno sicuramente cantato alcuni tra i suoi brani più conosciuti come “I’ll Wait For You” di Joe Nichols, “Awful, Beautiful Life” di Darryl Worley, “The Baby” di Blake Shelton, “Everything I Love” e “I Still Love You” di Alan Jackson, “My Last Name” di Dierks Bentley, “Tough Little Boys” di Gary Allan, “Rollin’” di Garth Brooks, “I Had One Time” di Josh Turner e “The Little Girl” di John Michael Montgomery. Tanto per citarne alcune. Harley Allen, figlio del cantante bluegrass Red Allen, aveva sviluppato il suo amore e la sua passione per la musica fin dalla più giovane età quando si trasferì a Nashville e riuscì a firmare il suo primo contratto di autore con la Ten Ten Music. Apparve su diversi album nel 1970 insieme a suo fratello col nome d’arte di The Allen Brothers. Incise anche tre album da solista: “Across The Blueridge Mountain” (Folkways Records, 1983), “Another River” (1996) e “Live at the Bluebird” (2001). Aveva fornito la sua voce anche per i cori del disco “I Am a Man of Constant Sorrow”, tratto dalla colonna sonora del film “O Brother, Where Art Thou?”. Per quella registrazione Allen aveva vinto nel 2002 ben due premi Grammy, nelle categorie “Best Country Collaboration With Vocal” e “Album of the Year”. Era conosciuto per la sua prospettiva musicale originale e ammirato per il suono della tradizione country che metteva in tutte le canzoni che scriveva.
Allen lascia la moglie Debbie Nims (musicista anch’ella, la ricordo in tour con Garth Brooks nel 1997), suo figlio Aaron e le sue figlie Katie e Maggie.
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