Non mi illudo di poter racchiudere il mondo in queste frasi, lascio ad altri l’autoinganno estremo, però, rimuginando tra me e me, ho pensato a una serie di immagini che potevano illustrare il Capitalismo, ossia il sistema economico che con le sue filiazioni dirette o indirette governa il nostro caro mondo occidentale, perlomeno dalla fine del secondo conflitto mondiale (se si considera l’ingresso ufficiale di nazioni come la Germania, il Giappone e l’Italia nel sistema). Premesso che consiglio vivamente a tutti la visione del film Capitalism: A Love Story (2009) di Michael Moore, per avere suggerimenti e anche uno sguardo d’insieme storiografico sull’origine dei nostri mali attuali (dal famoso “Malaise” speech di Jimmy Carter del 15 giugno 1979 [1] al disastro umano e sociale della Reagonomics che stiamo scontando oggi più di prima), vorrei fare una similitudine e associare l’immagine del Capitalismo a quella di uno zombie. Avete in mente chi è lo zombie? Non parlo della visione originaria tratta dalla cultura vudù haitiana [2], parlo della classica interpretazione occidentale, cioè di una creatura defunta resuscitata che infetta con il suo morso i vivi trasformandoli in colleghi, ossia morti viventi, i quali a loro volta infetteranno altri e così via. Sì, il Capitalismo, dopo la fine del blocco Socialista Reale a seguito del collasso degli anni ’80, ha accelerato la propria putrefazione già in atto, è diventato l’unico riferimento economico mondiale, non perché fosse il migliore, ma perché aveva i mezzi per sopravvivere pur essendo morto. L’infezione dura da parecchio tempo, la crisi finanziaria mondiale nata dall’orrida storia dei mutui subprime ci ammorba dal 2006, però non è altro che la punta dell’iceberg, è lo zombie che ha avuto modo di avvelenare l’intero pianeta non limitandosi a pochi esemplari. Questa ormai è un’epidemia peggio della peste, peggio dell’AIDS, e non si sa fino a che punto potrà giungere. Il Capitalismo si è incartato, divora ineluttabilmente se stesso e i suoi figli, come Crono, la sua follia, il liberismo economico, somiglia a quella festa senza fine di ubriachi in cui di volta in volta qualcuno cade per coma etilico e poi muore. In questa baraonda si aggiungono anche i populisti che illudono gli sprovveduti con ricette alternative semplicemente più funeste del male (non c’è niente di peggio di un avventuriero vero o di un fanatico al soldo di un avventuriero ambizioso che imbroglia milioni di italiani con fantapolitiche e fantaeconomie).
Dove andremo a finire? È troppo presto per dirlo? Niente affatto. Quello che stiamo osservando è già accaduto, lo zombie c’è sempre stato, solo che non era ancora arrivato a casa nostra per minacciarci e morderci. Adesso lo abbiamo tra le mura domestiche, ci domina, ci controlla e ci fa credere nelle cose più assurde, tanta è la disperazione che ci inocula con la sua delirante non-vita. Il liberismo è morto, ma gli stupidi si ostinano a credervi e gli zombies astuti tentano di ammazzarli per poi averli come associati. Resta forse la Resistenza, quella classica dell’uomo che vuole vivere e si difende. Davanti a questo zombie, il Capitalismo, io vedo ancora il solito uomo, vivo, quello che congetturò e fece le Rivoluzioni, quello che lottò e si ribellò. Se siete a corto di vocaboli chiamatelo pure illuminista, socialista o comunista, ma non crediate che sia caduto insieme al Muro di Berlino. La Provvidenza ha voluto che quell’uomo rinascesse dalle macerie e non come zombie…
Anno: 2014Durata: 97'Distribuzione: NotoriousGenere: FantascienzaNazionalita: AustraliaRegia: Michael Spierig, Peter SpierigData di uscita: 01-June-2015I...
Leggere il seguito
Sense8 – serie TV uscita a inizio giugno per la Netflix diretta da Lana e Andy Wachowski– non si fa mancare nulla. Azione (dalle risse di strada al tripudio...
Leggere il seguito
Sebbene l’incontro sia avvenuto a metà aprile, nella cornice vivace e spigliata dello Skepto Film Festival, il tempo trascorso non ci ha fatto desistere da un...
Leggere il seguito
Luglio è alle porte, e le case editrici diradano le pubblicazioni concentrandosi soprattutto su libri "da spiaggia": gialli e thriller, naturalmente, ma non...
Leggere il seguito
Cinema e Moda. Da sempre gli stilisti trovano fonte di ispirazione per le loro collezioni nelle grandi attrici di Hollywood e della Dolce Vita, dal sex symbol...
Leggere il seguito
Il federale è un film del 1961 diretto da Luciano Salce con protagonista Ugo Tognazzi. Arcovazzi, fascista della milizia, deve arrestare un noto filosofo da...
Leggere il seguito