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Il Carabiniere/ladro durante la morte della dottoressa. Vittima del gioco d’azzardo.

Creato il 17 settembre 2013 da Laperonza

 

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A suffragio delle preoccupazioni a cui ho già dato voce circa il dilagare del morbo del gioco d’azzardo di Stato la brutta, bruttissima notizia che leggo ora sull’Ansa. Un carabiniere in servizio alla tenenza di Seriate, intervenuto sul luogo in cui è avvenuto il tristissimo episodio della dottoressa Eleonora Cantamessa, uccisa mentre prestava soccorso ad un ferito durante una rissa, avrebbe sottratto dall’auto di una signora, anch’ella fermatasi per portare soccorso, la borsa di lei, appropriandosi della tessera Bancomat e utilizzandola per giocare alle slot in una sala giochi di Dalmine.

Il grado di dipendenza che il gioco può generare qui è evidentissimo ed estremamente allarmante. Prima di tutto il protagonista è un tutore dell’ordine, una persona di cui la gente deve potersi fidare e la cui integrità morale dovrebbe essere stata prima accertata in fase di arruolamento e poi costantemente monitorata. Eppure il militare ha commesso un gesto inqualificabile rubando in una situazione orribile con due morti e diversi feriti in strada. Io non credo che quest’uomo sia un delinquente abituale. Sono più propenso a credere al potere della dipendenza dal gioco, lo stesso potere che porta i drogati a delinquere per procurarsi le dosi.

Ma c’è una seconda considerazione da fare per capire a che stadio di intorpidimento mentale il gioco può portare: un carabiniere sa che usare un bancomat rubato è stupido perché facilissimo da rintracciare. Sa anche che, normalmente, in una sala giochi ci sono telecamere a circuito chiuso. Ciononostante si comporta come un ragazzino inesperto, come un delinquentuccio da quattro soldi perfino stupido: usa il bancomat e si fa riconoscere dalle telecamere. Segno, questo, della febbre del gioco che gli deve aver annebbiato il cervello.

Non voglio in alcun modo giustificare né tantomeno sminuire la portata del crimine commesso dal carabiniere. Esso è inqualificabile e mi auguro venga punito in maniera esemplare. Voglio solo evidenziare come il gioco d’azzardo sia diventato capillare e i danni della facilità con cui esso sia reperibile vadano a colpire chiunque in maniera grave. Pensare che tutto questo non solo è tollerato ma viene promosso dallo Stato Italiano è raccapricciante.

Luca Craia


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