Il cardinal Nosiglia e Halloween

Creato il 02 novembre 2011 da Samuelesiani

Nei giorni della vigilia e della festa di Ognissanti, il TG3 Piemonte (diventato, per l'occasione, il TG3 Diocesi del Piemonte) ci ha puntualmente informati del fastidio del nuovo vescovo di Torino, monsignor Noviglia, nei confronti della festa di Halloween, poiché la festa non appartiene alla nostra tradizione ma a quella americana (qualcuno lo informi che è una festa celtica e non americana, grazie).
Probabilmente, quella stessa tradizione per la quale il precedente vescovo di Torino, il cardinale Poletto, ci avvertiva che "la città non è pronta a mescolare campanili e minareti" (ora, con la sentenza del Tar, Poletto e i leghisti sono stati messi al loro posto).

Un ateo mangiapreti come me non può che sorridere amaro del fatto che il principale esponente torinese di una delle più pestilenziali scaramanzie che continuano a tenere il mondo, o gran parte di esso, in schiavitù e nel conservatorismo più cieco, si permetta di contestare una festa assolutamente innocua quale Halloween.

In pratica, i rappresentanti di quella religione che ha nel suo repertorio da circo la liquefazione del sangue di San Gennaro, il sudario di Giesù, e tutta una serie di reliquie, ossa, capelli, denti da baciare, si sentono offesi dal "trick or treat" dei bambini?

Nota a margine: in Francia, ad Avignone, un gruppetto di allegri cattolici hanno distrutto un'opera di Serrano che rappresentava un piccolo crocifisso immerso in un barattolo d'urina (qui sopra). Sempre in Francia, ma a Parigi, è stato dato fuoco alla sede di un giornale satirico che si era permesso di indicare Maometto come vicedirettore in un numero speciale sulla vittoria dei fondamentalisti in Tunisia.
Questo è il mondo in mano ai religiosi: un mondo di merda.


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