Il Carnevale di Putignano: storia, tradizione, divertimento

Creato il 11 gennaio 2012 da Oryblog

A Putignano il Carnevale è speciale!

In questa città della provincia di Bari ogni anno ha luogo una delle sfilate di carnevale più note, antiche e apprezzate d’Italia.

Pensate che le origini del Carnevale di Putignano sono legate ad un evento del 1394 e per questo è considerato uno dei più antichi d’Europa!

In quell’anno, i Cavalieri di Malta decisero di trasferire le reliquie di Santo Stefano da Monopoli (cittadina costiera in provincia di Bari) a Putignano, nell’entroterra, per metterle al riparo dagli attacchi dei Saraceni. All’arrivo delle reliquie, gli abitanti della città, per lo più contadini, lasciarono i campi e si accodarono alla processione e, dopo una cerimonia religiosa, si abbandonarono a balli e canti, scherzi, versi e satire. Secondo gli storici nacquero in quel momento le ‘Propaggini’ (spettacoli di satira politica), ancora oggi il momento più significativo della tradizione carnevalesca della città. Durante il periodo fascista, la tradizione carnevalesca contadina lasciò il posto a una forma più borghese: fu introdotta la parata dei carri allegorici che ancora oggi sono il simbolo di questo evento.

Qui il Carnevale non è uno scherzo!

Tanto per cominciare dura tantissimo… Inizia il 26 dicembre con la cerimonia dello scambio del cero, ovvero si dona un cero alla Chiesa di San Pietro Apostolo (ove sono conservate le reliquie di Santo Stefano) per chiedere perdono dei peccati che si commetteranno durante le feste. Si continua con le Propaggini e con gli spettacoli di poeti dialettali che portano sul palco della piazza cittadina rime contro i politici, i potenti e contro le abitudini sociali.

Dopo una breve interruzione, si riprendono i festeggiamenti il 17 Gennaio, e ogni giovedì a seguire ci si riunisce per ironizzare su alcuni stati o classi sociali: monsignori, preti, monache, vedovi, scapoli, i pazzi, donne sposate e ovviamente i cornuti.

Momento clou del Carnevale di Putignano è la sfilata dei carri allegorici che si tengono durante le prime tre domeniche di Febbraio (quest’anno 5-12-19). È il momento di maggiore euforia in cui l’allegria impazza per le strade tra musica, maschere e coriandoli.

La festa si conclude il martedì grasso, con un’ultima sfilata serale che culmina con il funerale del Carnevale rappresentato come un corteo funebre che segue un maiale in cartapesta che è metafora di periodo di eccessi e di rottura delle regole. Il maiale verrà bruciato in piazza nel centro storico. Gli ultimi minuti di vita del Carnevale si muovono al ritmo dei 365 rintocchi della Campana dei Maccheroni mentre in piazza si tengono gli ultimi balli, bevute di vino e abbuffate di pasta.

Bello vero?

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