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Il Carnicom institute si accinge ad esaminare i batteri reperiti nei filamenti diffusi con le operazioni di biogeoingegneria

Creato il 08 maggio 2014 da Straker
Vincent Freeman del Carnicom institute dà conto delle ricerche che saranno a breve intraprese a proposito di batteri reperiti nei filamenti (le fibre estratte dalla pelle delle persone affette dal Morgellons ed i filamenti dispersi in atmosfera, n.d.t.): sembrano essere forme di vita anomale, probabilmente frutto di bioingegneria. Vi terremo informati sulle risultanze delle analisi, non appena saranno disponibili.
Il Carnicom institute si accinge ad esaminare i batteri reperiti nei filamenti diffusi con le operazioni di biogeoingegneria
Il Carnicom institute ha raccolto con successo fondi per eseguire delle analisi attraverso le API, strisce reattive. Queste strisce permetteranno di analizzare i C.D.B., ossia i cross domain bacteria (C.D.B.), che sono stati isolati da Clifford Carnicom. I C.D.B. sono peculiari forme batteriche che sono state reperite nei filamenti: sono stati individuati sia nell’aerosol sia in talune forme biologiche. I cross domain bacteria sembrano essere la più piccola forma di vita auto-replicante finora scoperta nei filamenti. Paiono altresì la chiave per la crescita e lo sviluppo delle fibre. Infine la presenza di cross domain bacteria nel sangue rende gli esami prioritari.
Dal momento che i C.D.B. sembrano svolgere un ruolo cruciale nel ciclo di vita dell'organismo, abbiamo scelto di concentrare i nostri sforzi di ricerca verso l'individuazione di una possibile retrobioingegneria. I C.D.B. sembrano essere una nuova specie vivente e, attraverso apposite osservazioni, intendiamo trovare una conferma di questa ipotesi. I fondi che abbiamo raccolto con successo ci permetteranno di confrontare i non identificati C.D.B. con tutti i principali ceppi noti di batteri.
Le strisce API sono essenzialmente piccole schede di cartone, con circa venti cellette di plastica ciascuna. Abbiamo collocato campioni di batteri nelle cellette. A seconda del ceppo batterico e delle sue proprietà, si hanno dei cambiamenti di colore. Queste variazioni cromatiche forniscono informazioni sui batteri, sulla loro struttura e metabolismo.
Possiamo quindi convertire i risultati cromatici in un codice numerico, inserire questo codice in un data base e confrontare ciascun marker con i codici di ceppi batterici conosciuti. Così le strisce API sono fondamentali per le nostre esigenze di ricerca e ci aiuteranno ad esaminare ed a comprendere la natura dei C.D.B., siano essi batteri, funghi o una combinazione tra miceti e batteri o forse qualcosa di completamente diverso.
Fonte: Carnicom institute
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