Secondo quanto reso noto dal sito Cartoonists Right International Network, il cartoonist siriano Akram Raslan, sarebbe stato assassinato e il suo corpo seppellito in una fossa comune nei dintorni di Damasco.
Raslan era stato arrestato in primavera per avere postato su facebook numerosi disegni e caricature ostili al regime di Bashar Al-Assad, contro il quale è in corso ormai da tre anni una sanguinosa guerra civile, costata la vita a oltre 100.000 persone. Lo scorso 26 luglio, assieme a intellettuali, artisti e cantanti, il cartoonist è stato processato senza testimoni, difesa e alcun diritto di appello al carcere a vita.
Secondo testimonianze, sarebbe in seguito stato separato insieme ad altri prigionieri dal convoglio diretto al carcere, venendo così giustiziato.
Il sito, che cita una fonte anonima ma affidabile, sostiene che l’omicidio di Akram e di altri prigionieri condannati sia stata ordinata da Mohammad Nassif Kheir Bek, attualmente il Vice Presidente per gli Affari della Sicurezza in Siria, un esponente del regime baathista già sanzionato dall’Unione Europea per l’uso della violenza contro i manifestanti
Akram aveva 39 anni ed era stato premiato con il Award for Courage in Editorial Cartooning, per il coraggio dimostrato contro la repressione attuata dal regime di Assad.
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