Il caso E’Twaun Moore

Su tutti i siti specializzati, twitter ed i giornali, è rimbalzata velocemente la notizia che Treviso ha firmato un contratto con E’Twaun Moore. Questo accordo ha riservato parecchio scalpore, sia per la sorpresa che per la qualità del giocatore, sicuramente di alto livello.
Uscito da Purdue, Twaun è stato scelto al secondo giro nell’ultimo Draft (alla 55) dai Boston Celtics che hanno visto nella guardia nativa di East Chicago (nell’Indiana), un buon sostituto di Ray Allen. Non per niente infatti Moore è diventato il quarto giocatore nella storia della Big Ten a superare i 2000 punti, i 500 rimbalzi ed i 400 assist, raggiungendo gente come Michael Finley, Steve Smith e Talor Battle.
Visto il lockout E’Twaun ha deciso di provare la strada in Europa: con il suo enorme curriculum non è stato difficile trovare una squadra che lo accogliesse. Una vecchia volpe come Cecco Vescovi non si è fatto sfuggire l’occasione intavolando una trattativa che sembrava vicinissima dall’essere formalizzata. Mancava infatti solo la firma per vedere Moore in maglia Cimberio Varese; firma che non è arrivata per la volontà del giocatore di ottenere un NBA escape, cioè la possibilità di poter volare negli Stati Uniti in caso di ripresa delle operazioni. Condizione sufficiente invece per la Benetton che non sta attraversando un gran momento a livello societario, con il paron Gilberto sulla porta e la dirigenza concentrata a trovare una nuova proprietà per la prossima stagione. Il gm Claudio Coldebella ha quindi proposto un giusto compromesso: Moore potrà tornare negli States solo in caso di contratto garantito dai Celtics, avendo a disposizione per decidere una breve finestra temporale. Treviso si assicura così un giocatore di classe purissima a cifre piuttosto contenute (si parla di 200.000 Dollari per l’intera stagione), sperando ovviamente di avere i servigi dell’ex Purdue fino al termine della stagione.

Ecco intanto un po’ di magie del neo Biancoverde: inteso sia come Benetton che come Celtics.