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Il caso isola

Creato il 09 gennaio 2013 da Weirde

Oggi eccomi a parlarvi di un caso editoriale americano, che negli Stati Uniti è stato molto discusso, ma che in Italia è stato pubblicato in sordina e quindi non ha destato scalpore.

Diciamo subito che questo libro appartiene alla schiera dei romanzi autopubblicati che hanno avuto un certo seguito in internet e che poi sono stati pubblicati da una casa editrice più importante, come è accaduto a Cinquanta sfumature di grigio o Beautiful disaster per intenderci.

Il libro in questione è On the island di Tracy Garvis Graves, che in Italia è stato intitolato L’isola dell’amore proibito.

Capirete subito perché in America abbia causato scalpore già dalla trama:

L' isola dell'amore proibito

Titolo: L’isola dell’amore proibito

Autore: Tracy Garvis Graves

Trama: L’acqua cristallina lambisce dolcemente i suoi piedi nudi. Anna apre gli occhi all’improvviso e davanti le si apre la distesa sconfinata di un mare dalle mille sfumature, dal turchese allo smeraldo più intenso. Intorno, una spiaggia di un bianco accecante, ombreggiata da palme frondose. Le dita della ragazza stringono ancora spasmodicamente la mano di TJ, disteso accanto a lei, esausto dopo averla trascinata fino alla riva. Anna non ricorda niente di quello che è successo, solo il viaggio in aereo, il fondale blu che si avvicina troppo velocemente e gli occhi impauriti di TJ, il ragazzo di sedici anni a cui dovrebbe dare ripetizioni per tutta l’estate. Un lavoro inaspettato, ma chi rifiuterebbe una vacanza retribuita alle Maldive? E poi Anna, insegnante trentenne, è partita per un disperato bisogno di fuga da una relazione che non sembra andare da nessuna parte. Ma adesso la loro vita passata non è più importante. Anna e TJ sono naufraghi e l’isola è deserta. La priorità è quella di sopravvivere fino ai soccorsi. I giorni diventano settimane, poi mesi e infine anni. L’isola sembra un paradiso, eppure è anche piena di pericoli. I due devono imparare a lottare insieme per la vita. Ma per Anna la sfida più grande è quella di vivere accanto a un ragazzo che sta diventando un uomo. Perché quella che all’inizio era solo un’amicizia innocente, attimo dopo attimo si trasforma in un’attrazione potente che li lega sempre più indissolubilmente.

Il fatto che una trentaduenne finisca col fare sesso con un diciottenne, con cui vive da quando questo aveva sedici anni, ha in effetti turbato molti animi. Ora l’autrice naturalmente non fa accadere nulla prima che lui sia addirittura quasi diciannovenne, ma la differenza d’età resta.

Io ho letto il libro e non ne sono stata turbata, ma certo la trama non mi ha attirato, non mi convinceva e nonostante mi fosse già stato segnalato da un’amica, prima di prenderlo in mano sono dovuti passare diversi mesi.

In realtà io lo giudico un libro innocuo, molto più che non Fifty shades. Al centro della storia c’è il naufragio, la sopravvivenza il resto è secondario e piuttosto scopiazzato da Laguna blu. Non me ne voglia l’autrice, ma le malattie prima di lei e poi di lui con febbre, la reazione allergica di lei ad un morso, la febbre grave di lui, il pescecane nella laguna…..la nascita di una relazione fra i due……insomma un poco di somiglianza c’è anche perché lui è molto giovane.

Il tutto è edulcorato, ogni difficoltà viene superata, tornano a casa tutto si risolve, è una bella favola, corretta dove le scene di sesso sono tutte molto glissate, insomma come dicevo un libro innocuo, piacevole per passare un pomeriggio (è piuttosto breve) e, almeno per me, per nulla disturbante. E’ troppo inverosimile in diversi punti per turbare, è chiaro che è irreale, perciò è accettabile. E’ una situazione estrema e quindi ci sta tutto.

Lo consiglio? Snì, insomma è piacevole, ma non è certo un capolavoro della narrativa, la trama è semplice, il linguaggio è semplice, molto e dico molto viene glissato, dei tre anni che sono naufraghi, noi nel libro vedremo si e no circa quindi giorni, massimo venti, il resto è riassunto o neppure detto. Insomma se viva di leggerlo e siete curiosi leggetelo, altrimenti no, e non perdere nulla di vitale.


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