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Il caso Webster e l’art. 17 del Regolamento FIFA

Creato il 29 gennaio 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

Webster come Bosman. 10 anni fa il difensore scozzese tracciò la strada per l’applicazione dell’articolo 17 del Regolamento FIFA.

Andy Webster è un calciatore britannico, difensore del Coventry City in terza divisione inglese con un passato in Scottish Championship.

Il caso

Nel 2006 Webster militava nell’Hearts, società scozzese, che formulò, ad un anno dalla fine del contratto, una serie di offerte per prolungare il rapporto di lavoro con il difensore. Dopo aver rifiutato il rinnovo del contratto, Webster venne messo fuori rosa e non convocato per le partite successive.

L’articolo 17

Webster decise di avvalersi dell’articolo 17 del Regolamento FIFA sullo status e i trasferimenti internazionali dei calciatori recedendo unilateralmente senza giusta causa dal contratto che lo legava all’Hearts e si legò alla società del Wigan.

L’articolo 17 permette ai calciatori che hanno stipulato un contratto prima dei 28 anni di età di svincolarsi al termine del terzo anno di contratto, viceversa,  al termine del secondo anno (cosiddetto periodo protetto). Per poter usufruire di questo recesso unilaterale senza giusta causa è necessario:

  • comunicare la volontà di avvalersi di questo articolo entro 15 giorni dall’ultima partita giocata (considerando anche le coppe nazionali);
  • pagare un indennizzo sulla base delle leggi nazionali vigenti ed i criteri oggettivi stabiliti dal punto 1 del sopraccitato Regolamento FIFA, quali la remunerazione ed altri benefici dovuti al giocatore ai sensi del contratto esistente e/o del nuovo contratto, la durata del tempo rimanente nel contratto esistente fino ad un massimo di 5 anni se il calciatore agisce all’interno del periodo protetto.

La decisione della Dispute Resolution Chamber

A seguito del recesso unilaterale senza giusta causa, l’Hearts chiese un indennizzo di 5 milioni di sterline a carico di Webster, in solido con il Wigan Athletic. La DRC stabilì che “un calciatore non può, in alcun modo, comprare il suo contratto di lavoro pagando alla società un importo pari al valore residuo del periodo contrattuale”. La DRC decise che Webster ed il Wigan avrebbero dovuto pagare un importo pari a 625 mila sterline.

La decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport

Le parti fecero ricorso al TAS, che considerò nulla la decisione presa dalla DRC per via della incertezza circa i criteri utilizzati per quantificare l’indennizzo dovuto a favore della società calcistica dell’Hearts ed emanò un lodo arbitrale, dove ridusse l’indennizzo dovuto da Webster a 15o mila sterline. Il TAS di Losanna chiarì che l’indennizzo per il recesso unilaterale senza giusta causa era dovuto solo in caso di presenza di una clausola risolutiva all’interno del contratto, disposizione molto utilizzata in Spagna.

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