Una nuovissima serie di romanzi horror per ragazzi nel solco della migliore tradizione del genere, firmata da quattro bravissimi autori italiani, va ad arrichire la nutrita biblioteca e videoteca del terrore di GiGi!
Se volete saperne di più sulla mia passione per l’horror, continuate a leggere… altrimenti se siete ansiosi di novità, saltate al prossimo paragrafo!
Se da bambina trascinavo i miei genitori fuori dal cinema alle prime note inquietanti di una colonna sonora ad effetto, o non dormivo la notte al solo ricordo di una scena di omicidio intravista in tv, era solo perchè dovevo prendere le misure con la fascinazione per il lato oscuro delle storie.
Zio Tibia colpisce ancora, AA. VV., Mondadori 1972.
Superate le reazioni più irrazionali, dai 10 anni in su mi sono accostata con eccitazione e curiosità ai primi fumetti e racconti dell’orrore che mi sono capitati sotto le mani. Con Zio Tibia colpisce ancora, trafugato dalla libreria di mio padre, fu terrore amore a prima vista. La raccolta conteneva ventiquattro fumetti in bianco e nero, grotteschi e truculenti, tratti dalle rivista americana Creepy, tutti introdotti da un narratore d’eccezione: il funereo e sghignazzante Zio Tibia.
Complice il fenomenale succcesso di Dylan Dog anche presso i lettori preadolescenti, nei primi anni Novanta cominciarono a comparire in libreria le prime pubblicazione horror appositamente concepite per i lettori più giovani. Oltre alla collana di narrativa “Superjunior Horror” della Mondadori, ecco comparire anche nella prestigiosa collana “Le letture” di EL la raccolta di racconti d’autore Paura! Racconti col brivido, con una selezione di classici, da Poe a Maupassant, scelti e adattati da Donatella Ziliotto e Le bambole senz’occhi, indimenticabile volume della collana “Gl’Istrici” della Salani, che raccoglieva racconti di autori contemporanei per ragazzi a cura di Jean Russel.
State pensando che tutte le volte che scrivo di horror su queste pagine la prendo molto alla lontana e mi lascio trascinare dai ricordi? Se vi cito tre indimenticabili letture della mia gioventù, è perchè esse hanno a che fare con i libri che vi sto per presentare…
Il ritorno dell’horror per ragazzi
Superato il decennio consacrato a “Piccoli brividi” e modesti spaventi (1994-2004), è passato un po’ di tempo prima di vedere l’horror tornare ad affacciarsi sugli scaffali delle librerie per ragazzi italiane con prodotti appositamente concepiti, e non solo derivati da franchise alla maniera di Scooby Doo. Su queste pagine vi ho già parlato di due recenti serie per lettori da 8/9 anni in su, Nelly Rapp agente antimostri di Martin Widmark, edizioni Sonda, e Mostri & Mostri, scritta da Francesca Ruggiu Traversi e pubblicata dalle edizioni EL.
Questo mese arrivano in libreria i quattri volumi della serie Il Castello della Paura, pubblicati da Piemme junior con il marchio Il Battello a Vapore. I punti di forza della serie, che ne rafforzano l’identità accanto alle altre recenti uscite, sono la garanzia di una scrittura di qualità, affidata agli ottimi autori coinvolti (Alessandro Gatti, Guido Sgardoli, Fabrizio Silei, Anna Vivarelli), tutti al loro esordio nell’horror; la formula seriale che prevede un’identica cornice narrativa, ma ampia libertà nelle singole storie; l’omaggio alla tradizione del genere.
Se volete godervi al meglio le oscure atmosfere delle copertine illustrate da Edwin Rhemrev, cliccate sulle immagini sottostanti. Da notare un simpatico rimando: i colori scelti per far risaltare i titoli e alcuni dettagli sono gli stessi (tranne uno) delle efficaci copertine di Mostri & Mostri…
- Un gioco pericoloso, di Anna Vivarelli, Piemme junior 2014, 8,50 euro.
- Girotondo del terrore, di Alessandro Gatti, Piemme junior 2014, 8,50 euro.
- La mano di Thuluhc, di Guido Sgardoli, Piemme junior 2014, 8,50 euro.
- La notte della vendetta, di Fabrizio Silei, Piemme junior 2014, 8,50 euro.
Il Castello della Paura è un luogo misterioso, oltre che un marchio di serie: ivi dimorano il sardonico maggiordomo Alfred e il suo corvo Percy, orfani di imprecisati padroni di casa e pronti a scoraggiare ospiti indesiderati. Per ingannare il tempo, i due si raccontano, e raccontano ai giovani lettori da 10 anni in su che hanno l’ardire di seguirli, storie da brivido ispirate agli oggetti impolverati custoditi nel castello. La cornice narrativa che racchiude racconti fulminei e terrorizzanti ha funzionato in passato con il custode del cimitero Zio Tibia e i suoi fumetti, con Alfred Hitchcock e la sua serie televisiva a cavallo fra crimine e grottesco, con lo scrittore/autista della serie L’autobus del brivido di Paul Van Loon, e viene riproposta con arguzia ad un pubblico completamente nuovo.
Al contrario delle serie horror con protagonisti ricorrenti, che immancabilmente finiscono per neutralizzare ogni minaccia prima di approdare all’avventura successiva, i quattro romanzi brevi di Il Castello della Paura hanno ambientazioni e personaggi sempre differenti, ai quali non è dato sapere quale destino toccherà in sorte… fino all’ultima pagina! Una scelta azzeccatissima, che permette di osare un po’ di più sul terreno delle situazioni che generano pericolo e inquietudine nei personaggi e nei lettori, regalando a questi ultimi una buona dose di colpi di scena.
Se volete saperne di più sui singoli titoli, ecco qualche raccapricciante anticipazione…
Girotondo del terrore, di Alessandro Gatti, Piemme junior 2014, 8,50 euro.
In Girotondo del terrore di Alessandro Gatti, i fratellini Susie e Pete trovano nella soffitta della loro casa nuova, nascosto alla vista degli adulti, un prezioso teatrino di marionette d’epoca, che rivelano le inquietanti fattezze di bambini scomparsi.
Da sempre bambole e automi dalle fattezze umane generano disagio e insicurezza, ma ancora di più quando la materia da ri-animare sono i corpi di persone vere! La lettura del racconto mi ha riportato alla mente uno dei più riusciti fumetti della raccolta Zio Tibia colpisce ancora, oltre al racconto che dà il titolo alla raccolta Le bambole senz’occhi (da recuperare in biblioteca per tutti i lettori amanti del genere).
La mano di Thuluhc, di Guido Sgardoli, Piemme junior 2014, 8,50 euro.
Anche in La mano di Thuluhc di Guido Sgardoli, che omaggia fin dal titolo il grande Howard Philip Lovecraft, creatore della demoniaca creatura Chtuluh, si ritrovano mixati con sapienza e tanta ironia molteplici elementi tipici dell’horror.
L’autore ama confrontarsi con i generi e “sfidare” i classici sul terreno dell’amorevole parodia (vedi A.S.S.A.S.S.I.N.A.T.I.O.N), dunque eccolo mettere insieme una casa maledetta alla periferia di una lugubre cittadina del New England, in cui una coppia di ragazzini deve trascorrere la notte per scommessa, un libro di magia nera più pericoloso del Necronomicon e una mano assassina che si fa beffe dell’artiglio criminale di Il mistero delle cinque dita, racconto classico di W. F. Harvey, contenuto in Paura! Racconti col brivido, ma anche dell’arto posseduto di Ash, protagonista del cult movie La casa di Sam Raimi, nonchè della fedele e innocua Mano della Famiglia Addams!
Un gioco pericoloso, di Anna Vivarelli, Piemme junior 2014, 8,50 euro.
In Un gioco pericoloso Anna Vivarelli si cimenta con il classico racconto di fantasmi dal destino irrisolto, che agiscono accanto ai vivi inconsapevoli procurando sgomento e problemi, finchè non si riconosce la loro fotografia ingrigita sulla lapide di un cimitero di campagna!
È ciò che capita a Mathieu, in vacanza sulla costa atlantica francese con i genitori, dediti alla scoperta di castelli e borghi antichi. In occasione del soggiorno in una tipica località della regione, che pare sospesa nel tempo , durante un pomeriggio di giochi Mathieu rimane prigioniero in una rimessa per le barche in compagnia di un coetaneo imprevedibile e astioso, che sembra avere un tragico conto aperto con i suoi compagni…
La notte della vendetta, di Fabrizio Silei, Piemme junior 2014, 8,50 euro.
Quanti personaggi hanno rischiato la vita nei racconti dell’orrore non solo per aver scambiato un fantasma per un essere vivente, ma anche per essere stati scambiati da un minaccioso non-morto per un antico nemico o un perduto amore, a causa di una fatale somiglianza o lontana parentela? Questo è ciò che capita durante La notte della vendetta orchestrata da Fabrizio Silei.
La famiglia Smirtheson, genitori e due figli in vacanza per visitare castelli e borghi antichi (anche loro come sopra! Meglio evitare questo tipo di viaggio, d’ora in poi…), capita casualmente nel suggestivo feudo di Castle Rock il 23 agosto, giorno dell’annuale rievocazione della sanguinosa battaglia del tulipano nero.
Nulla di più eccitante che indossare costumi d’epoca ed immergersi in un’atmosfera carica di storia ed emozioni… se non fosse che lo spettro del generale Hug, tradito dal signore di Castle Rock e condannato a morte solo per aver messo gli occhi sulla sua bella figlia, si aggiri di notte per il campo di battaglia in cerca di vendetta. Una fatale parentela del signor Smirtheson con il signorotto locale potrebbe costargli la testa… ma per fortuna suo figlio, che narra la storia in prima persona, è il più sveglio di tutti nel riconoscere la minaccia incombente e sua figliaVirginia (come la protagonista de Il fantasma di Canterville di Oscar Wilde) ha nelle sue fattezze la chiave per sciogliere la maledizione…
Se anche voi amate l’horror come me e volete ritrovarne l’autentico sapore, oramai avrete capito che non vi resta che immergervi nelle tetre e godevolissime atmosfere di Il Castello della Paura!
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