Il Castello di Sammezzano in Toscana

Creato il 08 giugno 2013 da Laperonza

Il Castello di Sammezzano  è una autentica PAZZIA, che si trova nel comune di Reggello a una trentina di chilometri da Firenze. L’ha costruito, trasformando un adificio pre-esistente del 1605, il Marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’ Aragona, che nacque a Firenze nel 1813 e morì in questo suo castello nel 1897. Confesso che non ne avevo MAI sentito parlare di questo “castello arabo” nel cuore della Toscana (nonostante avessi vissuto per vari anni a Firenze da studente della Accademia di Belle Arti), e l’ho scoperto casualmente l’altro giorno sbirciando su Facebook.

Il Marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’ Aragona fu Architetto, Ingegnere, Botanico, Bibliofilo, Imprenditore e Deputato del Regno quando Firenze divenne la Capitale d’Italia, nel periodo che va dal 1865 al1871…..e, deluso dalla politica nel 1867 si dimise da Deputato più o meno dichiarando “Mi vergogno a dirlo, ma è vero, l’Italia è in mano a ladri, meretrici e sensali, ma non di questo mi dolgo, ma del fatto che ce lo siamo meritato”.

Mi viene in mente la frase della buonanima di Mussolini, che sta scritta sul palazzo della Civiltà Italiana del Lavoro a Roma che dice: gli italiani sono «Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati , di navigatori e di trasmigratori».
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Se fosse vero direi (bonariamente) che siamo un popolo di matti, come il Marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’ Aragona, che è un pò la sintesi delle qualità espresse dalla “buonanima”.

Ma di matti, purtroppo, l’Italia ne ha sempre meno, ed è una razza quasi in estinzione.

Celentano dice che siamo un popolo “di polli”, altri dicono che siamo un popolo di furbi , o “di nipoti e cognati”, o di disonesti, di corrotti e così via. Forse Dante Alighieri, nella Divina Commedia, ha meglio di tutti azzeccato il problema con questa definizione; “Ahi serva Italia, di dolore ostello, / nave sanza nocchiere in gran tempesta, / non donna di province, ma bordello!”

Ma tornando al nostro geniale Marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’ Aragona…. in quasi quarant’anni della sua vita, tra il 1853 e il 1889 ha pensato, progettato, finanziato e realizzato (in senso fisico dal momento che tutti i mattoni, gli stucchi, le piastrelle venivano realizzate “in loco”) il Castello di Sammezzano che è, appunto, una autentica PAZZIA, fatta da un autentico MATTO…profetico, sensibile, appassionato….lui che aveva creduto appassionatamente nell’ Unità d’ Italia, combattendo durante i moti del ’48…e che, nella culla della cultura artistica e letteraria italiana, ha prefigurato la ricerca, intendimento, comprensione dell’altro, del “diverso”, del mondo arabo e dell’arte islamica…..

E soprattutto ha lasciato agli italiani del suo tempo, di oggi e alle future generazioni, un messaggio di amore per il LAVORO, per l’Artigianato di alta qualità, per la creatività, per l’Arte….con passione e volontà, anche quando si tratta di andare CONTROCORRENTE…anche quando si danno le situazioni, per dirla con le parole del  Marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’ Aragona di: “TODOS CONTRA NOS“.

Ma non si è accontentato solo di realizzare questo gioiello che è il Castello di Sammezzano… il Marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’ Aragona ha anche operato e aiutato con donazioni le più importanti istituzioni culturali di Firenze: l’Accademia di Belle Arti, il Museo del Bargello, gli Uffizi, l’Accademia dei Georgofili, la Società Toscana di Orticultura e con il conferimento di parte del proprio archivio ha contribuito alla nascita della Biblioteca Nazionale.

Noi, a Firenze alla fine degli anni ’60, del Castello di Sammezzano non ne abbiamo neanche sentito parlare….e la cosa non ci sorprende. In fondo da una parte noi eravamo sommersi nello studio della NOSTRA Storia, con Giotto, Masaccio, Piero della Francesca, Pontormo ecc…… e, dall’altra parte l’Arte e la Cultura in Italia erano considerate, tra i Ministeri del Governo, l’ultima ruota del carro…  e quindi a livello istituzionale opere come il Castello di Sammezzano quasi sicuramente risultavano inesistenti….un “capriccio” privato privo di interesse pubblico.

Figuriamoci oggi che l’Arte e la Cultura non sono nemmeno più “l’ultima ruota del carro…..per i governi incostituzionali o anti-costituzionali che si susseguono in questi ultimi decenni sono diventate zavorra, cose da disfarsene, da privatizzare e da svendere ai migliori offerenti.

E poi…….la grande Italia “dei poeti, degli artisti, degli eroi, dei santi…..”, culla dell’Arte e della Cultura, che dovrebbe essere un esempio, un PONTE DI PACE nel Mediterraneo, verso l’Africa e verso l’Oriente….è diventata ormai la PUNTA DI LANCIA del conflitto permanente e interminabile nel carrozzone  “atlantico” delle nuove Crociate…altro che intendimento, comprensione e rispetto delle culture differenti!

Ce ne fossero oggi di persone matte come il Marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’ Aragona.

O meglio, ce ne sono, ma sono poche…e quasi tutte cercano di andarsene da qualche altra parte, fuori dalla….”serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello” (Dante Alighieri)

Nell’aprile di quest’anno (2012) è stato fondato il Comitato FPXA per celebrare i duecento anni dalla nascita del Marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, che nacque a Firenze il 10 marzo 1813 e morì nella Villa di Sammezzano il 18 ottobre 1897. Questo è il Link del Comitato: http://www.sammezzano.org/index.html

Per evitare spiacevoli inconvenienti si prega di non presentarsi al Castello senza prenotazione. Continua a seguire questo sito per conoscere le date delle prossime aperture: http://www.sammezzano.org/dove—contatti.html

CASTELLO SAMMEZZANO SERVIZIO RAI http://www.youtube.com/watch?v=VuSSc8nLTT4

Sammezzano http://www.youtube.com/watch?v=G9D-tYsV-lY

DAL BLOG "LA BOTTEGA DEL PITTORE"


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