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Il Cattivo Gusto in cucina…o in TV?

Creato il 09 febbraio 2014 da Zuglichi

Quando si parla di cattivo gusto in cucina, pensiamo subito ad accoppiamenti gustativi errati o a presentazioni fallimentari del piatto.
Oggi, invece, volevo porre l’attenzione sulla valanga di programmi televisivi dedicati alla cucina, che nel corso degli anni si sono trasformati da “impariamo a cucinare assime” a  ”ti spiezzo in due”!

Il Cattivo Gusto in cucina…o in TV?

La mia attenzione vola, in particolare, a quei programmi come “MasterChef” o “Cucine da incubo“, in cui viene associato il concetto di cucina a quello di tensione, parolacce e offese. Ma è davvero necessario o è un format per vendere diversamente un programma altrimenti noioso?
Effettivamente se ci immaginassimo Ramsay che rimbianca col rullo le pareti e ripulisce col Viakal e la pezzetta i piani di lavoro, il programma non sarebbe tanto allettante. Da qui, forse, la scelta (di dubbio gusto) di insultare i titolari del ristorante, già piegati psicologicamente dalle difficoltà economiche e personali! Della serie, diamogli una mano a cadere…
Insomma, un po’ come se Tata Lucia, arrivasse nelle famiglie col kalashnikov e sparasse in aria ogni volta che vedesse un atto diseducativo! OMG

Passiamo, invece, a MasterChef, un fenomeno che è in continua ascesa perchè…già perché? Cosa ricordiamo noi del programma: le ricette, i concorrenti, le presentazioni dei piatti?…ma certo che no! Dite la verità che state li a mordere il cuscino del divano, per aspettare il momento dei giudizi!
Quel frangente in cui arrivano tutte quelle “critiche costruttive” ai concorrenti, che incassano a testa bassa insulti denigratori, degni del miglior bullo della scuola media!
Ora: capisco che sei un luminare della cucina e che te la vuoi tirare per quanto sei figo, ma credo che ogni persona debba essere trattata con rispetto e che un briciolo di umiltà non faccia mai male. Anche perché chi si sente già arrivato, difficilmente è spinto a crescere!
Voi criticare i piatti di persone che al massimo hanno cucinato per i parenti a Natale? Non credo sia necessario trattarli in quel modo, neanche se dovessero deludere le tue aspettative…
Come se non bastasse, poi, nel corso degli anni, hanno pensato bene di scegliere concorrenti ancora peggiori dei giudici, che creano tensione e rabbia quando si lavora in gruppo!

Personalmente, vedo la cucina come qualcosa di creativo e progettuale, un ambiente dove sperimentare con piacere per poi condividerne con gli altri il risultato! Quindi sento molto lontani questi toni militareschi, ai limiti del nonnismo, con cui pezzi da novanta si permettono di trattare persone comuni che fanno le cose con passione…


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