La Torre dell’istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza di Padova deve pagare 89 mila 400 euro di Imu. Un obbrobrio senza dubbio, che probabilmente non riguarda solo questo ente e che dovrebbe essere risolto con una semplice deroga da parte del Ministero dell’Economia.
Nel frattempo, come noto, Berlusconi si è attivato per mettere la parola fine alla vicenda. In un’intervista all’emittente veneta Canale Italia del 29 dicembre, si è espresso così:
Di cose al limite dell’inconcepibile i tecnici ne hanno fatte tante, come le norme sulle imprese o gli esodati. Un esempio incredibile è quello dell’Imu imposta alla Torre della Ricerca della Città della Speranza di Padova. E allora annuncio che ho deciso di pagare i quasi 90 mila euro che il governo chiede a questo nostro polo di eccellenza nella ricerca oncologica pediatrica. Quei soldi li preleveremo dal nostro gruppo al Senato. Angelino Alfano si recherà presso la Città della Speranza di Padova e consegnerà un assegno che coprirà per intero la somma richiesta per l’Imu questa istituzione da un improvvido governo.
I soldi, però, non sono ancora arrivati. Il PDL non potrà usare i fondi assegnato al gruppo PDL al Senato perché la legge è cambiata. Spiega così la senatrice PDL Elisabetta Alberta Casellati:
Dal primo gennaio è cambiata la legge, che ora impone ai gruppi parlamentari di spendere i contributi pubblici loro assegnati solo per attività istituzionali. Insomma, non potremo più fare beneficienza e aiutare enti in difficoltà, ma noi rispetteremo la legge. Credo che sia Alfano che Berlusconi manterranno fede alla loro promessa: tutti noi sappiamo che il Presidente ha sempre onorato gli impegni.
Giusto precisare che la legge che limita l’uso dei soldi dei gruppi parlamentari non è affatto contro la beneficienza, bensì per limitare l’uso scriteriato fatto dei fondi pubblici in questi anni.
Città della Speranza attende in questi giorni una visita di Alfano o Berlusconi con il fatidico assegno, intanto però si cautela. I volontari dell’ente hanno dato vita a una colletta a cui è possibile contribuire versando in banca con la causale “Imu. Torre della Ricerca”.
La presidentessa Stefania Forchesato rincara la dose:
Noi siamo abituati a ragionare sui fatti, non sulle parole. Siamo fermi alle dichiarazioni di Berlusconi, del resto non sappiamo nulla. È ovvio che saremmo ben lieti che quei soldi arrivassero, ma di certo non possiamo aspettare. Alcuni nostri sostenitori, gente comune, senza nessun pubblicità, hanno iniziato a compiere donazioni dedicate proprio al pagamento dell’Imu della Torre. Noi on vogliamo essere strumentalizzati politicamente, ma ci chiediamo però come sia possibile che ad una tale dichiarazione da parte di Berlusconi non abbia fatto seguito alcun contatto formale con la fondazione. Incredibilmente, nonostante la crisi e le difficoltà, persone buone stanno contribuendo ad aiutarci, a far fronte all’enorme spesa che abbiamo dovuto sostenere per l’Imu, ma in silenzio e descrizione.
Fonte: Il Mattino di Padova